È morto Luca Boschi, fumettista, sceneggiatore, giornalista e critico, noto per aver disegnato nel corso della sua lunga carriera tanti personaggi Disney. L’uomo è venuto a mancare il 3 maggio all’età di 66 anni. È stato inoltre tra i più importanti storici italiani di fumetto e animazione in ambito umoristico e disneyano. Non sono mancate, poi, nel corso della carriera, esperienze come autore, conduttore radiofonico e autore di spettacoli teatrali.
Nato a Pistoia nel 1956, come spiega il sito “Fumettologica”, l’uomo ha collaborato con tantissime case editrici di fumetto, apparendo con i suoi disegni o articoli su alcune fra le più note riviste come Métal Hurlant, L’Eternauta, Comic Art, Lupo Alberto, Horror, Totem, Starcomìx e Topolino. Inoltre, come saggista, è stato co-autore di I Disney italiani, un’opera tutta tricolore. Tra gli altri saggi scritti nel corso della sua carriera figurano Frigo, Valvole e Balloons: con quest’ultimo nel 1997 ha vinto la prima edizione del Premio Franco Fossati per il miglior saggio dell’anno. Con Irripetibili invece ha vinto il Premio ANAFI 2008 come miglior saggio fumettistico dell’anno.
Luca Boschi, una carriera tra i fumetti
Luca Boschi ha curato nel corso degli anni tante collane collaterali ai principali quotidiani italiani, anche sportivi. Ha infatti collaborato con il Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport pubblicando con loro La grande dinastia dei paperi (2008), Gli anni d’oro di Topolino (2010) e Le Grandi Storie Disney (2014), Topolino Story (2015), Popeye (2017), che ha riproposto la saga di Braccio di Ferro di Segar.
Per tanti anni è stato il curatore di testate Disney come I grandi classici, Zio Paperone, I maestri Disney e Tesori Disney. Nelle sue edizioni, Luca Boschi recuperava le produzione del passato accompagnandole però con articoli che ne spiegassero meglio il contesto e non soltanto. Per tanti anni è stato insegnante di fumetto e cinema d’animazione presso la Scuola Internazionale di Comics di Firenze. Ha poi collaborato con il Salone Internazionale dei Comics di Lucca e altre importanti fiere internazionali. È stato direttore culturale del Lucca Comics fino al 1999, ricoprendo poi la stessa carica anche per il Comicon di Napoli dal 2001 al 2017.