L’attore e regista Luca Calvani è stato ospite stamane del programma di Rai Uno, Uno Mattina in Famiglia. Le prime parole sono state per il suo nuovo film, il Cacio con le pere, pellicola per cui per la prima volta si è messo dietro la macchina da presa: “La storia parla di due fratelli che sono ad un punto della vita in cui iniziano a guardarsi anche un po’ indietro. Sono due fratelli opposti ma l’uno è la chiave di volta della felicità dell’altro. In un momento così divisivo sono molte le cose che ci separano ma dovremmo trovare un dialogo proprio come il cacio con le pere”. E ancora: “Come regista è stata un’esperienza incredibile a me piacerebbe ripeterla, anche il fatto di seguire gli attori e la storia a tutto tondo mi piace molto. Come attore preferisce l’idea di arrivare… preferisco invecchiare dietro la telecamera invece che davanti”.
“L’alternativa di invecchiare non è piacevole, si sta benissimo così”. Poi Luca Calvani ha proseguito: “Vorrei fare lo chef? Io faccio l’interior design, cucino… io finirò tra i tegami lo dico sempre, io faccio il miele a Camaiore, faccio un sacco di cose in questa piccola casetta”. In studio arriva anche Catena Fiorello che ha presentato il suo ultimo romanzo sui minatori italiani all’estero: “Venivano identificati con degli escrementi… è stata una vita terribile che sembra lontanissima ma lontanissima non è e ce lo ricorda cosa è accaduto da poco in Calabria”.
LUCA CALVANI E CATENA FIORELLO: L’INTERVISTA A UNO MATTINA IN FAMIGLIA
“Quando vai a cercare un pezzi di pane lo cerchi dappertutto – ha proseguito Catena Fiorello – e se ti chiudono le porte come fai? I nostri emigranti che partivano verso gli Stati Uniti e il Sud America erano considerati dei poveracci ma non è così, sono stati degli eroi: sono scesi nell’arena della vita e hanno lottato a mani nude, non si sono tirati indietro ma affrontavano qualsiasi cosa per quel pezzo di pane. Anche noi abbiamo beneficiato di questo”. Di nuovo Luca Calvani: “Tutte le famiglie sono ingombranti per noi che scriviamo e per forza qualcosa ci scivola dentro”. Concorda Catena Fiorello: “Nelle mie opere ci sono cose della famiglia”.