La famiglia di Luca Canfora, famoso costumista trovato morto in mare a Capri il 1° settembre scorso mentre era impegnato nelle riprese di un film di Paolo Sorrentino, non crede al suicidio. Uno scenario, quello del gesto estremo, nel ventaglio delle ipotesi al vaglio degli inquirenti insieme a quello di un malore, di un incidente o, peggio, di un omicidio. Al momento l’inchiesta aperta dalla Procura di Napoli per chiarire le cause del decesso procede nel massimo riserbo ed esplora ogni orizzonte, ma il fratello del professionista, Giuseppe Canfora, non nasconde i forti dubbi che gravitano intorno all’accaduto fin dalle prime battute dell’indagine.



Intervistato da Chi l’ha visto?, l’uomo ha spiegato di ritenere impossibile che il fratello si sia suicidato e pensa che qualcuno possa essere a conoscenza di elementi chiave per risolvere il mistero che avvolge la tragedia. Il corpo del costumista sarebbe stato recuperato dopo l’allarme lanciato da una persona che lo avrebbe visto per caso, ed è giallo sulla dinamica e sul perché di una morte improvvvisa che, per i familiari, è densa di interrogativi senza risposta. Il fratello di Luca Canfora esclude categoricamente che abbia deciso di togliersi la vita e sottolinea le ultime foto scattate al costumista insieme alla troupe di Sorrentino: istantanee di un uomo sorridente e sereno, ritratto lontano anni luce da quello che ci si aspettarebbe da chi vuole farla finita.



Il giallo di Luca Canfora, costumista di Sorrentino: “Mio fratello non si è suicidato”

Davanti alle telecamere della trasmissione di Federica Sciarelli, nella puntata del 20 settembre scorso – a quasi un mese dalla morte di Luca Canfora -, Giuseppe Canfora ha rotto il silenzio per sintetizzare la posizione della famiglia in merito alle circostanze della tragedia che ha coinvolto suo fratello. Professionista tra i più affermati del suo settore, richiesto da registi di calibro nazionale e internazionale, Luca Canfora è morto mentre si trovava a Capri per le riprese dell’ultima fatica cinematografica del regista Paolo Sorrentino, con il quale aveva alle spalle altre collaborazioni.



Giuseppe Canfora ha ripercorso le ultime fasi della vita del costumista per quanto a lui noto, lanciando un appello a chi, secondo il suo parere, “sa qualcosa” ma non parla: “L’unica cosa che so è che mio fratello il 31 agosto scorso è giunto su un traghetto a Capri insieme alla troupe e a Paolo Sorrentino, da lì si è diretto al residence per prendere l’alloggio, hanno iniziato le riprese il giorno successivo, il 1° settembre. Sappiamo che Luca ha preso effettivamente servizio, la polizia asserisce che le telecamere provano che lui è entrato. Questo dal poco che sappiamo, non ci è consentito sapere troppo. Poi qualcuno l’ha trovato morto in mare, dall’area dei giardini di Augusto che stanno ad un’altezza importante da cui risulta difficile vedere un corpo (…). Mio fratello morto suicida? Non esiste proprio. Noi potremmo crederci solo se ci daranno delle prove tangibili. Ci devono dimostrare che si è suicidato e quando lo faranno ne prenderemo atto. Ma siamo convintissimi che mio fratello non si è suicidato, deve essergli accaduto qualcosa di cui purtroppo non siamo al corrente. Ma c’è chi sa“.