Nella lunga intervista rilasciata ai microfoni di Vieni da me, Luca Cordero di Montezemolo ha colto l’occasione per ricordare Niki Lauda, morto lo scorso marzo: «Niki Lauda è stato un grande amico della mia vita, prima come pilota e poi come avversario. Siamo sempre rimasti legatissimi, l’ho sentito l’ultima volta una settimana prima che morisse: è stato un grande, grande campione». Nel salotto di Caterina Balivo, l’ex numero uno Ferrari si è soffermato anche su Telethon: «Anche noi abbiamo una squadra eccezionale: dei ricercatori che il mondo ci invidia, tanto che molti giovani vengono da fuori Italia per lavorare nei nostri centri di ricerca. Grazie al loro lavoro, a quello dei volontari nelle piazze di tutta Italia, alla solidarietà degli e alla Rai, siamo vicini a molte terapie e abbiamo già iniziato le prime terapie». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
Luca Cordero di Montezemolo ospite a Vieni da me
Ospite ieri a Domenica In, Luca Cordero di Montezemolo oggi ha preso parte alla puntata di Vieni da me. Non poteva mancare una riflessione sulla “sua” Ferrari: «Dopo la mia famiglia, è la cosa più importante della mia vita. Io ho avuto la fortuna e l’orgoglio di vincere 19 campionati del mondo grazie a quelle persone eccezionali. Un saluto lo dobbiamo fare a Michael Schumacher. Sono stati anni di grande lavoro, non c’era sabato e non c’era domenica. Io ho cominciato con Enzo Ferrari, dal quale ho imparato molto: non arrendersi mai ed essere più determinati quando si vince e non quando si perde, è in quei momenti che non bisogna mollare». E ha sottolineato poco dopo: «Mi manca molto la Ferrari: mi mancano l’ambiente, le persone, il prodotto, la fabbrica e anche vedere quelle bandiere a scacchi, una macchina italiana che vince, sul podio che senti l’inno d’Italia… ti viene la pelle d’oca». (Aggiornamento di MB)
Luca Cordero di Montezemolo ricorda Fabrizio Frizzi
Luca Cordero di Montezemolo va in studio da Mara Venier per presentare la campagna annuale di Telethon. Intanto, il contatore segna quasi 9 milioni di euro. Il presidente tiene a precisare che tutti i soldi raccolti vengono destinati a compagne di ricerca ben precise e ‘tracciabili’. “Si sa che fine fa ogni singolo euro”, ribadisce il presidente. Intanto, la cifra è sempre più alta. Lo slogan implicito è “basta poco per fare tanto”. Il costo di un sms, infatti, è di soli 2 euro. In finale di puntata, non si può non ricordare “l’amato” Fabrizio Frizzi. A ‘Domenica In’, il conduttore viene omaggiato con un filmato di riepilogo della sua esperienza con Telethon. “Grazie, ambasciatore”, si congratula Luca nella clip. “Grazie, presidente”, ricambia Fabrizio. (agg. di Rossella Pastore)
Luca Cordero di Montezemolo ospite a ‘Domenica In’
è tra gli ospiti di “Domenica In“, il contenitore domenicale condotto con grandissimo successo da Mara Venier su Rai1. L’imprenditore italiano, ex presidente della Ferrari è pronto a raccontarsi tra vita professionale e privata nel salotto della zia Mara. Sicuramente Montezemolo ripercorrerà la sua carriera all’interno dell’azienda Ferrari dove inizialmente è arrivato come assistente di Enzo Ferrari per poi diventarne presidente per ben 23 anni. Un’esperienza unica ed indimenticabile per Montezemolo che, durante un’intervista rilasciata a Motorsport.it, ha ricordato l’ingresso in Ferrari come assistenze di Enzo Ferrari: ” è stato un lavoro molto interessante. Per l’epoca è stata una situazione strana perché io ancora non avevo compiuto 25 anni quando sono entrato in Ferrari, prima come suo assistente personale e poi come Direttore Sportivo, che sarebbe l’attuale ruolo di Team Principal. Rispondevo a lui ed era bello lavorare con lui perché era un uomo che guardava sempre avanti”. L’incontro con Enzo Ferrari ha sicuramente segnato la vita dell’imprenditore che ricorda: “da lui ho imparato una cosa importante: cioè che i momenti più delicati sono quando sei in alto e quando vinci, non quando perdi. Quando perdi è logico che deve reagire e mettercela tutta, mentre quando vinci è diverso”.
Luca Cordero di Montezemolo: “Ayrton Senna voleva venire in Ferrari”
Durante la sua straordinaria carriera di presidente della Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo ha incontrato tutti i più grandi piloti tra cui anche Ayrton Senna su cui ha fatto una rivelazione: “senza l’incidente sarebbe venuto in Ferrari”. Proprio così, durante un’intervista rilascia a Motorsport, l’ex presidente della Ferrari ha raccontato l’incontro fatto con il grandissimo campione di F1 poco prima del terribile incidente di Imola. “Ayron è venuto da me a casa mia, alle porte di Bologna, che dista mezzora di macchina da Imola. Abbiamo fatto una lunga cena insieme e mi disse: “Ma come è possibile che quando io arrivo negli aeroporti e poi arrivano i piloti della Ferrari a me non mi fila nessuno?”. Diceva scherzando naturalmente. Parlammo di due cose: per prima cosa lui ringraziò me e la Ferrari per la battaglia che avevamo fatto contro l’eccessiva elettronica. All’epoca c’erano le sospensioni intelligenti. Meno elettronica si vedeva a bordo e più si evidenziavano le doti del pilota. Lui era molto contento della nostra posizione politica” – ha detto Montezemolo che ha proseguito – “parlammo di contratti. Lui mi disse che aveva un contratto con la Williams con delle clausole di uscita e parlammo di come si sarebbe potuto configurare un suo arrivo in Ferrari. Ognuno doveva arrivare ad una soluzione per risolvere certi contratti. Lui quella sera mi disse che gli andava bene, il tutto era anche in relazione al piazzamento che avrebbe ottenuto, ma lui aveva delle clausole per liberarsi dalla Williams”.
Luca Cordero di Montezemolo su Niki Lauda e Michael Schumacher
Purtroppo l’arrivo di Ayrton Senna in Ferrari non è mai arrivato visto che il campione è morto in seguito a un tragico incidente nel Gran Premio di San Marino del 1994. Luca Cordero di Montezemolo lo ricorda ancora oggi con grande affetto e stima, come ricorda anche Niki Lauda: “con Niki c’è stato un rapporto di grande amicizia. Sin dall’inizio, avevamo cominciato insieme, lui era un pilota molto giovane che veniva da un anno in BRM, mentre io ero ai miei esordi come Direttore Sportivo, quindi ci siamo ritrovati all’inizio delle nostre carriere molto uniti, molto amici. Sino a una settimana prima che morisse ci siamo sempre sentiti. Con Niki c’è stato un rapporto personale fortissimo fuori dalle corse che è rimasto invariato dal 1974 ad oggi”. Un altro pilota con cui ha avuto un bellissimo rapporto è Michael Schumacher: “quando è arrivato in Ferrari si è sposato e ha avuto dei figli e lo stesso è accaduto a me. Mick veniva quasi in culla a casa mia quando venivano Corinna e Michael a mangiare. Con lui era importante stargli vicino in alcuni momenti difficili: uno su tutti il famoso incidente con Villeneuve a Jerez”. Parlando sempre di Schumacher, Montezemolo ha raccontato anche il motivo che ha spinto il campione tedesco al ritiro: “si è ritirato non tanto per le gare, ma più che altro perché non reggeva più tutta quella pressione che portava con sé il fatto di essere il più grande campione della storia della F1. Giornalisti, interviste, sponsor, prove, tutta questa parte che lo esasperava, lo stancava”.