Si è da poco chiusa la stagione 2020 Formula 2, e protagonista del campionato cadetto è stato il nostro Luca Ghiotto, pilota classe 1995 nato ad Arzignano. Per il veneto pure questa stagione al volante della Hitech Grand Prix è stato campionato complicato e avaro di grandi risultati: una sola vittoria in Ungheria e appena il decimo posto nella classifica finale del mondiale piloti, che ha visto trionfare Mick Schumacher. Eppure nella sua lunga carriera Ghiotto ha messo da parte risultati veramente consistenti e pure si è fatto vedere nel paddock della Formula 1, durante una buona sessione du test occorsa con la Williams nel 2017. Rimane senza dubbio il veneto una delle migliori speranze del nostro automobilismo, che non vediamo l’ora di rivedere in pista. Abbiamo sentito proprio Luca Ghiotto in questa intervista esclusiva a ilsussidiario.net.
Come ha iniziato la sua carriera nell’automobilismo? Ho iniziato a correre in auto sulle orme di mio padre, che a sua volta ha corso per quindici anni Formula 3 italiana e Italiano Prototipi. Proprio in quegli anni nell’autunno del 2007 se non sbaglio feci un paio di test in Kart e poi feci la prima gara nel Trofeo d’Autunno a Lonato.
Ci può fare un bilancio di questa stagione? Il bilancio di questa stagione è negativo, molto negativo, arrivando da una stagione in cui avevo ottenuto quattro vittorie, due pole position, finendo terzo in campionato. Arrivare decimo non era quello che avrei voluto. E’ stata una stagione travagliata sotto tutti i punti di vista, una stagione sfortunata, con tanti problemi tecnici. Su dodici weekend solo un paio sono andati veramente lisci senza intoppi. Questo spiega tutto. Basta solo un weekend sfortunato per risentirne. Immaginiamoci avere più la meta dei weekend un po’ così per capire come è andata.
Quali sono i suoi obiettivi futuri? Il mio obiettivo futuro è di trovare un posto in qualche squadra, nelle categorie Gt, come per esempio nel WEC, e di avere un futuro stabile da professionista in queste categorie che mi piacciono molto. La mia esperienza in F2 è terminata per me, con la conclusione di quest’anno. Non vedo il motivo di fare un’altra stagione ed è ora di puntare su qualcos’altro.
Cosa pensa di fare la prossima stagione? La prossima stagione penso sì di spostarmi in Gt o WEC insomma come ho già detto nell’ultima domanda. Considero quelle categorie come opzioni più appetibili per il mio futuro.
Il suo sogno è correre naturalmente in Formula 1? Il mio sogno ovviamente è di correre in Formula 1 come penso lo sia di ogni pilota al mondo. E’ molto difficile arrivarci soprattutto al giorno d’oggi. I risultati non contano, o meglio non contano solo i risultati purtroppo. Per vari motivi io non ho le possibilità e gli appoggi economici necessari per andare in Formula 1, ed è anche per questo motivo che ho deciso di puntare su altre categorie professionistiche.
Ha avuto già un’esperienza a proposito: il 2 agosto 2017 con la Williams nei test nel circuito di Hungaroring. Ce ne può parlare? Il test con la Williams è stata un’esperienza unica, fantastica, finora l’unica in F1. E’ stata una giornata dura, ho fatto 160 giri, in una giornata molto produttiva, durante la quale ho lavorato molto. Ho anche avuto l’opportunità di farla con un’auto moderna che rispettava già i nuovi regolamenti. Guidare una macchina del genere è stata un’esperienza unica. La F2 è una macchina molto perfomante ma la F1 è proprio di un’altro livello.
Come può definire il suo stile di guida, dove pensa debba migliorare ancora? Il mio stile di guida? Normalmente sono abbastanza pulito. Diciamo che questo mi ha aiutato negli anni durante le gare. Magari un po’ meno in qualifica dove bisogna essere più aggressivi. Diciamo che sono tendenzialmente pulito e prediligo i circuiti veloci. Di gran lunga quello che ho visto essere nelle mie corde. Negli ultimi anni tendo a andar meglio Spa, Monza, Silverstone piste così piuttosto che Hungaroring o Monaco.
Quali sono i piloti che preferisce del presente e del passato? Tra i miei piloti preferiti del passato, senza dubbio Ayrton Senna. Lo definisco sempre il migliore di tutti. Ho avuto anche la fortuna di crescere nell’epoca in cui Schumacher vinceva tutto con la Ferrari. Sono i due piloti che preferisco del passato. Al momento direi Hamilton per completezza, nel senso che è veloce, sbaglia pochissimo, se non mai e gestisce bene la gara. Diciamo che è l’esempio di come ogni pilota dovrebbe essere. E anche Verstappen, ogni gara, cresce sempre di più. Anche lui ormai è un pilota completo.
Come giudica il momento dell’automobilismo italiano attuale? L’automobilismo italiano al momento lo vedo non benissimo, in particolare con riferimento alla Formula 1: il fatto che la Ferrari non sta facendo risultati all’altezza della sua storia, non aiuta. Ma non è facile stare sempre al top e ci sono dei cicli. Sono sicuro che ritornerà a vincere. Per quanto riguarda il resto, dal punto di vista dell’automobilismo oltre alla Formula 1, l’Italia è sempre al top, per esempio, nei campionati minori come la Formula 4 Italy, abbiamo giovani e scuderie vincenti. Campionati con più piloti presenti e tra i più ricercati anche a livello europeo. Da quel punto di vista credo che siamo sempre in una buona posizione. Al momento forse la Formula 1 non è più come era anni fa. Sono sicuro però che l’Italia ritornerà a vincere anche lì.
Come giudica Mick Schumacher suo avversario e vincitore di questo Campionato di Formula 2? Sicuramente è cresciuto tantissimo dall’anno scorso a quest’anno, ha fatto un salto di qualità. Bravissimo nel gestire la gara devo dire, essendo migliorato molto su questo aspetto. Credo che farà bene in F1, ne sono quasi certo, anche se nei primi anni non è mai facile. Magari si dovrà adattare un po’ ma ha dimostrato di esser capace. Diciamo che sono curioso di vedere lui e anche gli altri che vengono dall’F2.
Quali sono secondo lei le sue principali doti di guida da pilota? Le mie principali doti di guida beh, direi probabilmente la gestione gara. Come avevo detto prima quello è stato sempre un punto di forza per me. Invece c’è chi è un po’ più più aggressivo che predilige la qualifica, ma gestisce peggio la fase della gara. Questa caratteristica di essere pulito mi ha sempre aiutato in gara.. Credo che questa sia la cosa principale.
Quali sono le principali doti di guida invece di Mick Schumacher? La principale dote di gara di Mick, da quel che ho visto, è la gestione della gara e sicuramente, quest’anno ha sempre portato a casa punti. Alla fine è proprio quello che gli ha permesso di esser davanti in campionato già a due – tre gare dalla conclusione.
Pensa che possa avere un grande futuro con la Haas sin dalla prossima stagione? Penso che farà un po’ di fatica: il primo anno, la Formula 1 è sempre molto complicata. Non è così facile da gestire come la Formula 2, dove si pensa principalmente a guidare. F1 invece ci sono molte altre cose da tenere in considerazione. E questo rappresenterà per lui un aspetto difficile da capire e gestire bene sin da subito . Credo che comunque, potrà far bene avendo dimostrato di possedere le doti necessarie Sarà un anno di apprendimento per lui e anche per gli altri piloti che arrivano dalla Formula 2.
Si può fare un confronto col padre Michael Schumacher o lo ritiene impossibile? Credo che sia quasi impossibile fare un confronto col padre: due carriere totalmente diverse, due epoche totalmente diverse. Impossibile fare confronti. Sicuramente nelle categorie minori, Mick, ha fatto ciò che doveva fare. Adesso vedremo quello che farà in Formula 1.
Lo conosce personalmente, com’è Mick Schumacher dal punto di vista umano, anche fuori dal mondo dei motori? Dal punto di vista umano Mick lo conosco poco. Non c’ho quasi mai parlato però mi sembra una persona molto cordiale. Saluta sempre ogni volta che ci si incrocia. E’ un ragazzo molto tranquillo, insomma diciamo il classico pilota che sarà sicuramente ben voluto all’interno di una squadra anche a livello caratteriale. Anche da questo punto di vista credo si integrerà bene all’interno della Haas o di qualsiasi team di Formula 1 di cui andrà a far parte.
(Franco Vittadini)