Storie Italiane torna a parlare con Luca Gobbo, l’uomo che ha difeso una donna pochi giorni fa in quel di Treviso mentre veniva aggredita da due giovani, e che è stato a sua volta picchiato: “Loro cercavano un po’ di disarmonia – ha raccontato l’uomo su Rai Uno – con educazione gli ho detto se non avessero il senso civico ed educazione. Il 17enne dopo aver offeso i genitori mi ha dato il numero di telefono del padre, che al telefono era mortificato e che ha chiesto di chiamare i carabinieri, consapevole di avere una situazione non gestibile a casa per evitare qualsiasi escalation. Poi ho passato il telefono alla donna minacciata e a quel punto è scattata la rissa”.
Secondo Luca Gobbo bisognerebbe colmare il deficit dei genitori: “Ci sono tantissimi fattori che incidono, sarebbe da studiare quali sono questi elementi che incidono sui giovani”. Monica Setta, in studio a Storie Italiane, aggiunge: “Il ruolo dei genitori è cambiato, 10-15 anni fa la famiglia era centrale, fondamentale, nel tempo le centrali educative che incidono su evoluzione psicologica e coscienza civica dei ragazzi sono diventati molteplici, c’è la famiglia, i social, i famosi modelli negativi, i cattivi maestri virtuali, e il territorio.
LUCA GOBBO, PICCHIATO PER AVER DIFESO UNA DONNA. MONICA SETTA: “TANTI ANNI FA…”
“Tanti anni fa – ha continuato Monica Setta – avevi la possibilità di incidere su un solo elemento determinate, ora serve un patto fra centrali educative per tornare insieme famiglia, istituzioni, il territorio e la scuola, che è fondamentale, senza un patto è difficile intervenire, i genitori da soli non ce la fanno”.
Luca Gobbo fortunatamente se l’è cavata solo con qualche graffio mentre dei due giovani il 17enne, quello più grande, è stato arrestato mentre il 15enne è stato solo denunciato. Un episodio sgradevole che purtroppo spinge coloro che vogliono intervenire in casi di questo tipo a “fregarsene” tirando dritto per la sua strada. Fortunatamente c’è ancora qualcuno che ha forte coraggio e senso civico come appunto Luca Gobbo.