Amici 21, Luca Jurman affonda la produzione e la classe canto del talent

Alla vigilia del quarto serale di Amici 21, atteso per il prossimo sabato 9 aprile 2022 su Canale 5, Luca Jurman rilascia uno stato social veleno ai danni del talent di Maria De Filippi. Lo storico ex insegnante di canto ed ex volto al serale di Amici di Maria De Filippi, nel dettaglio, in un intervento condiviso con il popolo del web su Facebook ha criticato Amici 21 definendolo non troppo velatamente come la deriva del talent al deturpamento della buona musica in Italia, criticando quindi aspramente il corpo docenti e la classe concorrente di canto in corsa al serale.



Luca Jurman, che ha coperto il ruolo di insegnante di canto ad Amici dal 2007 al 2011, nell’intervento critico anzitutto contesta la tendenza di Amici 21 all’aggiungere barre ai testi originali di canzoni edite e pubblicate. Una contestazione che muove non solo contro i concorrenti, tra cui indirettamente in primis contro LDA (figlio di Gigi D’Alessio, record di stream su Spotify di Amici 21, che è solito rivisitare canzoni originali con delle barre al talent, per la gioia dei fan), ma anche gli insegnanti di canto e la produzione di Amici 21, che consentono la discussa metodica di entertainment musicale: “Continuare a mettere le “barre” su brani e opere che hanno fatto storia e venduto milioni di dischi in tutto il mondo, sfruttando e spesso deturpando il significato del testo e del senso comunicativo dell’originale…ha rotto! Ma scrivete su musiche originali, vostre (se siete in grado), così evitate anche confronti imbarazzanti”. Poi l’affondo di Luca Jurman ai media in genere, ad opinionisti, radiofonici e/o altri esperti della musica, che parlino in positivo dei talenti di Amici 21: “Trovo altresì imbarazzante e abominevole che degli “pseudo titolati” avallino uno scempio del genere, spesso addirittura definendo “geni” dei ragazzi che alla fine si illudono di esserlo! Siamo caduti talmente in basso che in Italia la tv, invece di fare educazione e divulgazione della vera arte, sta creando la sua estinzione!”. 



Luca Jurman contro l’ipocrisia della musica su Amici

Il post che su Facebook Luca Jurman lancia come critica personale al talent di Amici 21, poi, prosegue ancora, con un’accusa che taccia il mondo dell’industria musicale in Italia di “ipocrisia”: “So benissimo che con questo post attirerò critiche ed insulti, ma esiste un termine che racchiude il senso di ciò che ho scritto, un termine che purtroppo ormai è senza valore in questo paese, etica! Mi meraviglia che i veri Artisti, Autori, Compositori, Musicisti, Produttori Artistici, Arrangiatori, Cantanti e grandi interpreti non facciano e non dicano nulla per tutto ciò che accade in questo ambiente così decaduto e venduto alla paura del “non lavorare più se parlo”!”. E ancora: “E peggio del peggio, è che ci sarà qualcuno che pur di prendere due soldi o dalla discografia o dalla Siae, venderà anche se stesso e le proprie opere per dire che gli va bene che si usi un suo brano con queste finalità, anzi lo troverà “interessante””.



L’intervento Facebook di Luca Jurman intanto divide l’opinione del web: da una parte c’è chi appoggia la visione dell’esperto di musica e dall’altra c’è chi -tra gli internauti- rivendica il diritto alla libertà di pensiero e gusto personali. Si rivendica cioè il concetto che la musica sia bella perché “varia” e che non necessariamente un artista debba considerarsi tale per le mere doti tecniche, ma anche per la capacità di comunicazione che sta nel diventare veicolo di messaggi sociali attraverso le note. Da che musica è musica, su scala mondiale essa è “commerciale” ed è venduta indistintamente a tutti, non solo ad esperti di musica, ma anche a chi non conosce le note musicali. Perché, quindi, sentenziare la scelta dei fruitori di musica popolare e l’industria musicale in Italia?  “Invece a me piace moltissimo che ci mettono le barre – si legge tra i commenti social in replica a Luca Jurman e a difesa di  Amici 21- perché ci mettono qualcosa di loro la rendono più fresca e più bella per nulla deturpando  il significato, non hanno rotto, confronti non imbarazzanti, per nulla un ambiente decaduto, invece sono contenta che autori non dicono nulla… il meglio del meglio”.