La voce era nell’aria da settimane se non mesi, ieri è arrivata l’ufficialità: Luca Palamara entra in politica. L’ex presidente dell’Anm ha presentato la candidatura alle prossime elezioni suppletive per il collegio uninominale Lazio 1 e, ai microfoni de Il Riformista, ha spiegato: «Credo sia giunto finalmente il momento di dare una risposta ai tanti cittadini che chiedono una giustizia efficiente e, soprattutto, giusta».
Luca Palamara si è candidato con una sua lista e ha anche registrato il logo, un tondo con la dea della giustizia bendata, il tricolore e la scritta Palamara (in maiuscolo, ndr). Una candidatura che parte da lontano, dall’ottobre 2020 per l’esattezza, quanto venne sancita la sua rimozione dall’ordine giudiziario: «In quel momento ho capito che era necessaria una operazione verità».
LUCA PALAMARA: “VOGLIO UNA GIUSTIZIA GIUSTA”
Nel corso dell’intervista a Il Riformista, Luca Palamara ha tenuto a precisare come la pubblicazione del libro-intervista con Sallusti non sia da ricondurre alla voglia di vendetta, ma alla necessità di raccontare le storie di cui è stato protagonista. Ora l’unico obiettivo è battersi per una giustizia giusta, per raccontare il funzionamento interno del sistema giudiziario: «Sa quanta gente mi ferma per strada e mi racconta dei problemi che ha avuto avendo a che fare con i tribunali? Tantissimi. È evidente che qualcosa non funziona». Politicamente parlando, Luca Palamara non ha già pensato alle possibili alleanze: «Voglio dire fin da subito che non ho alcun tipo di preclusione. Sono aperto al confronto con tutti. Chi dovrebbe votarmi? Come ho detto, mi sento di raccogliere le istanze del territorio. In prima battuta di coloro che chiedono, come detto, una giustizia efficiente. Sono per una rinnovata cultura della legalità».