Incursione a sorpresa di Matteo Salvini a Non è l’Arena. Il conduttore Massimo Giletti stava intervistando Luca Palamara quando è arrivata la chiamata in diretta del leader della Lega. In studio si stava parlando della famosa chat di Palamara del 25 agosto 2018 in cui questi aveva scritto ad Auriemma: “Salvini ha ragione sull’immigrazione, ma dobbiamo attaccarlo”. Per questo Salvini ha contattato subito il programma di La7, spiegando che stava seguendo la trasmissione. “È un momento forse in cui vi potete anche confrontare”, ha subito colto la palla al balzo Giletti rivolgendosi all’ex presidente dell’Anm e membro del Csm.
“L’idea di Palamara è emersa, ma quanti altri pensano la stessa cosa e magari fanno anche di peggio ma delle loro chat non risulta niente? La cosa grave non è quella che riguarda la mia persona, ma quello che c’è dietro. Le nomine pilotate nei tribunali, le spartizioni delle procure per correnti. Io avrei due o tre soluzioni per superare questi problemi e vorrei anche sapere che cosa ne pensa il dottor Palamara”, ha commentato Matteo Salvini.
LUCA PALAMARA E LE SCUSE A MATTEO SALVINI
Luca Palamara dopo il break pubblicitario ha spiegato di aver presentato le sue scuse a Matteo Salvini privatamente: “Ma non ho difficoltà ad ammettere un errore frutto di una conversazione affrettata”. Ma ha anche aggiunto: “Che poi all’interno della magistratura in quel momento ci fosse quel clima nei suoi confronti è la verità, quindi mi assumo la mia parte di responsabilità”. Ma Palamara ha anche rivendicato la libertà di espressione. “Io accetto, non porto rancore. Io mi auguro che ci sia qualche procura che su quanto ha scritto Palamara nel libro apra dei fascicoli, perché lì ci sono segnati dei reati. Quindi o mente il dottor Palamara o qualcuno amministra la giustizia sulla pelle degli italiani senza avere il titolo di farlo”. Allora l’ex ministro dell’Interno ha proposto di farei dei sorteggi per evitare che le correnti spartiscano i posti all’interno della magistratura. Una proposta che ha trovato d’accordo Luca Palamara, che sostiene sia l’unico modo per scardinare il sistema delle correnti.
MATTEO SALVINI VS ALFONSO BONAFEDE
Ma Matteo Salvini è tornato anche all’attacco del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede in merito al caso Di Matteo. “Io penso che non sia degno della giustizia italiana non sapere la verità su questo e che Bonafede sia ancora sulla sua poltrona di ministro senza aver fatto luce su quello che è stato denunciato grazie a Giletti”. Per il leader della Lega o mente Di Matteo o mente Bonafede. “Se mente il ministro della Giustizia è indegno che rimanga al suo posto”. E ha citato anche le scarcerazioni dei boss per la pandemia Covid. Il senatore leghista aveva parlato anche della sua vicenda processuale: “Sono personalmente interessato, visto che a processo ci vado io, anche se confido di aver trovato giudici attenti e scrupolosi. Non si può far passare per sequestrare un ministro che controllava l’immigrazione clandestina e difendeva i confini, senza che nessuno sia morto durante quelle operazioni. Penso di aver coi fatti salvato tante vite riducendo le partenze dalla Libia e dalla Tunisia e difeso gli italiani a cui abbiamo risparmiato migliaia di reati e miliardi di euro di spese”.