Una maggiore ventilazione delle aule scolastiche non aumenta le malattie respiratorie. Lo ha detto il professor Luca Richeldi, direttore dell’Uoc di Pneumologia del Policlinico Gemelli Irccs di Roma nonchè membro del Comitato tecnico scientifico (Cts) per l’emergenza coronavirus: “La ventilazione delle aule scolastiche – le sue parole ai microfoni dell’Adnkronos – per limitare la diffusione del Covid nonostante la stagione invernale e il freddo intenso non necessariamente provocherà un aumento delle malattie respiratorie e dei cosiddetti ‘mali di stagione’”.
Numerosi sono infatti i professori che hanno chiesto agli alunni di tenere aperte le finestre durante le lezioni, anche se il clima, essendo in inverno, non è dei più caldi. Luca Richeldi ha aggiunto: “È vero che in questa stagione il rischio di infiammazioni respiratorie è maggiore ma è anche vero che quest’anno, come conferma il bollettino Influnet l’incidenza delle sindromi simil-influenzali e il virus influenzale si è notevolmente ridotta. Per cui ci sarà un rischio in meno rispetto le infezioni respiratorie”.
LUCA RICHELDI: “L’USO DELLE MASCHERINE HA RIDOTTO L’INFLUENZA”
Virus influenzale che sta circolando molto meno in questa stagione invernale anche grazie alle regole che stiamo attuando da un anno a questa parte, leggasi mascherine, frequente lavaggio delle mani e distanziamento: “La stagione invernale, con l’abbassamento delle temperature, lo stazionamento prolungato in luoghi chiusi di più persone favoriscono certamente i patogeni respiratori. Ma l’uso della mascherine e il frequente lavaggio delle mani hanno ridotto il virus influenzale e questa è una buona notizia”. Infine Luca Richeldi ha dato dei consigli validi per curarsi in caso di sintomi di covid: “Cautela nell’uso degli antibiotici, che vanno prescritti esclusivamente dal medico, no assolutamente all’automedicazione e, se si hanno sintomi, restare a casa. L’importante è rimanere attenti e concentrati, i prossimi due, tre mesi saranno delicatissimi”. Come sempre il consiglio è lo stesso: mai abbassare la guardia, almeno fino a che il 70% della popolazione non sarà vaccinato.