Luca Richeldi, primario di Pneumologia del policlinico “Gemelli” di Roma, è intervenuto ai microfoni di Tg2 Post, nel corso della puntata andata in onda nella serata di venerdì 5 novembre 2021. L’esperto, in particolare, ha parlato dell’inutilità, a suo giudizio, della misurazione degli anticorpi: “Gli anticorpi misurano solo una parte della protezione immunitaria da questo virus, di cui la parte più efficace sappiamo essere costituita dalla cosiddetta memoria cellulare, che non viene misurata dagli anticorpi. Inoltre, anche se gli anticorpi dovessero essere alti, i fragili e gli anziani dovrebbero comunque fare la dose booster”.

Poi, Richeldi ha ammonito: “Ricordiamoci che il vaccino non è uno scafandro, in quanto anche chi è vaccinato può essere esposto al virus, subendo però meno danni rispetto a chi non lo è. Probabilmente nei mesi a venire anche altre categorie di persone dovranno sottoporsi al richiamo. Più aumentiamo la popolazione vaccinata, più arrestiamo la circolazione del virus”.

LUCA RICHELDI: “VACCINAZIONE ETEROLOGA J&J OK, ORMAI I DATI SCIENTIFICI NON LASCIANO SPAZIO A DUBBI”

Nel prosieguo del suo intervento di fronte alle telecamere di Tg2 Post, Luca Richeldi ha asserito che, sostanzialmente, la seconda dose di J&J è come se fosse una terza dose e si è detto assolutamente d’accordo con la decisione di puntare tutto sulla vaccinazione eterologa, in quanto pare che il mix vaccinale funzioni molto bene, come testimoniano i dati scientifici acquisiti.

Richeldi ha poi sottolineato che tutti questi sieri, a prescindere dal nome dell’azienda farmaceutica che li ha prodotti, “hanno lo stesso scopo. Non stiamo mischiando cose estremamente diverse. È come se fossero due qualità di mele differenti, non stiamo parlando di mele e di pere”. Di conseguenza, con il conforto delle statistiche in possesso del mondo della scienza, dubitare della vaccinazione eterologa non ha, ad oggi, più alcun senso.