L’aumento dei casi positivi «dipende anche dai non vaccinati, però se siamo arrivati a questo punto ci sono altri motivi, almeno due grossi come una casa»: così Luca Ricolfi ai microfoni di Quarta Repubblica. Il sociologo è partito dalla cosiddetta “illusione vaccinale”: «Il primo motivo è che esiste l’illusione vaccinale: noi negli anni ‘70-‘80 parlavamo di illusione monetaria quando credevamo che il nostro reddito aumentasse, ma in realtà il reddito reale diminuiva perché l’inflazione era più veloce degli aumenti nominali. La campagna vaccinale è stata un fenomeno abbastanza simile: c’è stata una rigogliosa crescita della copertura nominale, ma a questa non è corrisposta una crescita della copertura effettiva, perché i vaccini perdono efficacia contro l’infezione dopo un certo numero di mesi».



Luca Ricolfi ha poi citato il secondo motivo dell’aumento di contagiati: «Della seconda ragione è strano che non se ne parli, perché tutti i modelli l’avevano messa in campo: è il generale inverno. Il generale estate ha ceduto il passo al generale inverno, che è completamente diverso, come mostrano le differenze dei cicli nell’emisfero settentrionale e nell’emisfero meridionale. Inverno significa due cose: cambiano le condizioni climatiche e cambiano le abitudini della gente. La gente per ragioni climatiche sta molto più tempo al chiuso, molto più pericoloso per la trasmissione. Ed era perfettamente prevedibile».



LUCA RICOLFI SULL’EMERGENZA COVID-19

Luca Ricolfi ha poi acceso i riflettori sulle criticità legate al mondo della scuola: «Io sono molto ostile ai lockdown, quindi ho un’idea molto diversa. Io penso che ci sono un paio di cose fondamentali che non sono state fatte: la prima è la messa in sicurezza del trasporto locale, soprattutto i metrò. E poi ancora più importante è la messa in sicurezza della scuola: è una cosa che si sta facendo in pochissimi casi». Luca Ricolfi ha poi messo in risalto: «La sicurezza delle scuole si fa con la ventilazione meccanica controllata, che ha una capacità di abbattimento della circolazione di entità sconosciuta ma non trascurabile. Questa cosa nelle scuole andava assolutamente fatta, richiede 4-5 mesi ma per settembre dovevamo essere pronti: le Marche sono partite a gennaio, noi saremmo a posto. Per quanto riguarda il costo, se si usano sistemi di efficacia media il costo è dell’ordine dei banchi a rotelle, mentre si usa la ventilazione meccanica controllata parliamo di un miliardo e mezzo. Non è una cifra piccola, ma avrebbe ridotto di molto le necessità di lockdown».

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