Nella puntata odierna de “La Vita in Diretta” si è tornati a parlare degli aggiornamenti in merito all’omicidio di Luca Sacchi a Roma. La Procura capitolina infatti ha chiesto una pena di 6 anni e 4 mesi per l’amico ed ex compagno di classe della vittima, già agli arresti domiciliari e che ha scelto il rito abbreviato, per il tentativo di acquistare 15 chilogrammi di marijuana. La sentenza è attesa per il prossimo 22 giugno e in studio con Alberto Matano e Lorella Cuccarini ne ha parlato in diretta la criminologa Roberta Bruzzone: “La richiesta dei pm è in linea col suo capo di imputazione, aveva poi precedenti specifici per questa tipologia di reato che pesano, ed è stato anche valutato il comportamento che ha tenuto” ha spiegato l’opinionista televisiva aggiungendo che si tratta certamente di una richiesta severa che tiene già conto dello sconto previsto per il rito abbreviato. “Il suo amico è stato ucciso quasi davanti a lui e un mese dopo era già nuovamente intento nella sua attività di spaccio” ha rincarato la dose la Bruzzone spiegando le richieste della Procura.



OMICIDIO LUCA SACCHI: CHIESTI 6 ANNI PER GIOVANNI PRINCI

Successivamente il dibattito si è spostato su una intervista ai genitori di Luca Sacchi e sulla posizione di Anastasiya che invece, a differenza di Princi, non ha scelto il rito abbreviato. Se per i pm romani Giovanni Princi è stato una sorta di “regista” di quella compravendita di droga finita poi in tragedia con l’uccisione del ragazzo (avvenuta il 23 ottobre 2019 nella Capitale), nel caso della ragazza invece per la Bruzzone le richieste della Procura terranno conto del fatto che non ha precedenti: “La sua posizione è diversa” ha spiegato la criminologa prima che venisse mandata in onda l’intervista ai genitori del ragazzo che hanno ricordato la chat in cui Luca cercava di fermare Anastasiya parlando delle persone con cui si rapportavano come “cani randagi e spacciatori di un certo livello rispetto a noi”. E poi la madre conclude con una punta di amarezza a proposito della ragazza che invece, come detto, ha scelto per sé il rito abbreviato: “Ora abbiamo capito chi è davvero Anastasiya e per questo combatterò sempre per Luca”.

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