Luca Sardella è stato intervistato dal settimanale mariano “Maria Con Te”, e nell’occasione ha raccontato della forte fede verso la religione cattolica. Il noto agronomo, botanico, conduttore e personaggio televisivo, esordisce parlando del “grande giocattolaio”, per poi precisare: “Io lo chiamo così. Sarà forse un mago o chissà cosa, io lo chiamo Dio perché sono cattolico. Però, mi piace Giocattolaio. Ha pensato di metter su un giocattolo perfetto, la terra. 14 miliardi di anni fa, quando c’è stato lo scoppio, non c’era niente, solo buio e infinito. Lo scoppio ha formato la polvere elementare, da lì l’energia. E poi, 5 miliardi di anni fa…”.



Luca Sardella ha parlato anche di Michael Jackson, che ha avuto il piacere di conoscere: “Lo incontrai a Neverland, tramite mia figlia Daniela. Gli ho piantato delle fragole giganti californiane nella parete del suo giardino… Dissi a Michael: “Alle fragole, per farle crescere bene, fagli ascoltare la tua musica tutti i giorni. Le piante amano la musica”. Migliorarono? No, anzi peggioravano. Gli dissi allora: “Prova con le canzoni italiane”. Gli mandai un cd con le canzoni mie, di Pupo e Baglioni e le fragole crescevano a vista d’occhio”.



LUCA SARDELLA: “FECI SPARIRE LE FORMICHE A PIPPO BAUDO”

Su Padre Pio: “Circa dieci anni fa, stavo in Brasile, sono scivolato nella doccia, ho battuto pesantemente la testa. Ero proprio morto. Mi vedo venire incontro Padre Pio e gli dico: “Padre mio, perché mi lasci morire qua?…”. “Alzati”, mi disse. Guarii, uscii dal coma. Da allora ci parlo tutte le sere”. E qualcosa di simile accadde al papà di Luca Sardella: “Stava in coma all’ospedale di Ferrara, gli apparve e lo restituì alla vita. Mio padre Umberto era un ateo anticlericale. Poi, un giorno, mia mamma Tommasina riuscì a trascinarlo in chiesa da lui. Padre Pio, non so come, lo individuò tra la folla. Prese papà per l’orecchio. “Peccatore vieniti a confessare!”. Sta di fatto che mio padre si trasformò nel più devoto degli uomini. Prese a frequentare le chiese, diventò sacrestano”.



Luca Sardella decise di fare il botanico ma nel contempo di intraprendere la carriera tv, accontentando così mamma e papà, e il suo padrino fu Pippo Baudo: “Incido il mio primo disco e Pippo Baudo m’invita a un suo programma. Parlando del più e del meno, Pippo mi disse che aveva il problema delle formiche a casa. “Avvocato, gli dissi, le formiche gliele faccio sparire io Pippo mi rispose: “Hai talento, se davvero ci riesci ti faccio da padrino televisivo”. E Luca Sardella fece sparire le formiche: “Esatto e Pippo mantenne la promessa. “Farò di te un personaggio, ma dobbiamo inventarci qualcosa”. Fu lui a suggerirmi di mettere la coppoletta. Oggi ne ho circa trecento”.

LUCA SARDELLA: “CHE CATTIVERIA L’ADDIO DELLA RAI”

Dopo venti anni Luca Sardella è stato fatto fuori dalla Rai: “Ne ho ricevute di cattiverie nella mia storia televisiva, però questa le ha superato tutte. Se pensi che ero stato un anticipatore e il leader in Rai sui temi ambientali. E così, all’improvviso, mi hanno defenestrato. Non ho mai provato rancori. Il carattere in questo mi aiuta. Ho solo pensato: poveracci loro. Non sono io che perdo qualcosa, sono loro che perdono me. Invece di scappellarsi per i risultati che ottengo, mi mandano via. Gente che magari scrive “amore” con due emme”.

E ancora: “Fiorello disse pubblicamente: “Ma come, avete il più forte di tutti e lo mandate via?!….Prima Piersilvio mi vuole a Mediaset e poi Cairo mi chiama a La7”. Ma in futuro, chissà: “Non sono mai scomparso da quella scatoletta. Non escludo a breve un mio rientro in Rai”.