Il linciaggio social di Luca Toni, parte 2: continuano gli attacchi all’ex bomber per aver detto la sua sulle elezioni da promuovere subito con il suo endorsement pro-Lega. Un utente posta la foto di Toni che alza la Coppa del Mondo nel 2016 assieme alle parole di quei giorni pronunciate da un giovanissimo Salvini: «per me il Tricolore associato a qualunque casa, dal calcio al nuoto, da Napolitano agli spaghetti, resterà sempre un simbolo di oppressione. Nel calcio il mio tifo si ferma al Milan e sono in imbarazzo quanto atleti padani vincono perché le loro vittorie si portano appresso l’ammennicolo dell’Inno di Mameli e del Tricolore» (Corriere della Sera, intervista a Salvini 2006). C’è però chi non ci sta al linciaggio e prova a difendere il buon Luca Toni: «premesso che #lega al #governo è frutto proprio di un giochetto (aveva perso,era arrivata terza alle elezioni) e che #lucatoni per me sbaglia, penso comunque che se un parere può esprimerlo #lorenzofragola possono farlo anche #toni o #jerrycalà. libertà di pensiero va rispettata!». Non siamo alla battaglia di Voltaire, ma il concetto più o meno è quello..



LUCA TONI LINCIATO PER IL SUO ENDORSEMENT ALLA LEGA

«Luca Toni è.. Numero 1»: non sono passati molti anni da quel inno cult dei tifosi del Bayern Monaco per il loro bomber campione del mondo sulle simpatiche note della “cover tedesca” del “Cerutti Gino” di Giorgio Gaber. Ecco, oggi in Italia sono ben in pochi a definire Toni un “numero 1” dopo che qualche mese fa era salito sul palco della sua Modena per sostenere la campagna elettorale di Matteo Salvini e soprattutto dopo l’ultima intervista uscita su La Verità due giorni fa dove grida allo scandalo per l’inciucio politico all’orizzonte tra Pd e M5s. Insomma, come sempre più spesso succede tra cinema, tv e sport non sono pochi quelli che si cimentano in discorsi e ragionamenti che esulano dal loro operato con una differenza sottile ma sostanziale: rapper, trapper, calciatori, attori e scrittori si dedicano anima e corpo per contrastare pacificamente la politica di Matteo Salvini ma se uno di questi si permette di appoggiare tale linea allora i social non lo perdonano e lo massacrano di shit-storm come sta succedendo in queste ore all’ex numero 9 che ci ha consegnato la Coppa del Mondo con una doppietta all’Ucraina in quel gioioso giugno-luglio 2006. «Spero che governi chi merita di governare e non chi viene selezionato da qualche manovrina», ha spiegato Luca Toni nella lunga intervista a La Verità divenuta subito virale e per la quale ora viene attaccato su tutte le piattaforme social.



(QUASI) TUTTI CONTRO LUCA TONI

«Buffone», «razzista», «fascista», «torna a parlare di calcio che è meglio» e chi più ne ha ne metta (simile del resto al trattamento riservato al contrario dai sostenitori di Salvini contro cantanti e attori che invece si schierano contro il “Capitano”). Luca Toni ammette senza problemi di essere un elettore di centrodestra che si è speso per le ultime Comunali a Modena a favore del sindaco leghista, e poi va oltre: «È giusto mettersi in gioco come nello sport. A decidere chi governa il Paese devono essere i cittadini, non altri» lamentando la possibile scelta di un Governo tecnico appoggiato da Pd e M5s per traghettare il Paese oltre la “minaccia” della Lega-sovranista di Salvini. Il giornalista lo incalza e gli chiede anche un commento sul trittico in pieno stile fascista “Dio, Patria e famiglia”, ma qui Luca Toni è abilissimo a dribblare al meglio la polemica «Lei mi vuole inguaiare allora!, non commento». Viene chiesto poi all’ex bomber di Fiorentina, Juventus, Roma, Bayern e Palermo se nel possibile futuro Governo di Centrodestra possa esserci spazio anche per lui e Toni scherzando (ma neanche troppo, ndr) replica «Ministro dello Sport? Dovrei studiare tanto, ma mi piacerebbe dare una mano illustrando l’idea che ho del mondo dello sport». Intanto i social lo massacrano e gli dicono di ogni per essersi esposto pro-Salvini e pro-Cdx, ma c’è anche chi lo difende: su Twitter appare una foto multipla con Nek, Laura Pausini e Lorella Cuccarini e appunto bomber Toni «Lo osannano ma quando esprimono un’opinione personale non allineata diventano bersaglio dei leoni da tastiera. Solidarietà a #LucaToni un altro emiliano fuori dal coro di pecore rosse». Da Bibbiano al sovranismo fino all’anti-inciucio, Toni entra nella schiera di personaggi odiati per giudizi “anti opinione comune” e così qualche fan del “Capitano” lo conquista subito: «Il campione del mondo #LucaToni contro l’inciucio: “Elezioni subito e io voto destra”. I radical chic di terra, di mare e dell’aria invocano per l’ennesima volta l’abolizione del suffragio universale», si legge in un altro tweet.

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