A Il campionato fa 90 ci sarà anche Luca Toni per rappresentare gli anni 2000. L’ex bomber di Juventus e Bayern Monaco è stato uno dei pilastri della storia del nostro campionato assaggiato col Vicenza vent’anni fa e che l’ha visto capocannoniere nelle stagioni 2005/06 e 2014/15. Bomber di razza, d’area di rigore era arrivato nella massima competizione italiana quando di anni ne aveva già 23. Dopo due stagioni a Brescia aveva accettato di scendere in Serie B al Palermo, trascinando i rosanero in quella che fu una storica promozione dopo ben 31 anni. Tra le sue caratteristiche peculiari c’era il colpo di testa favorito da un fisico da corazziere, 193 cm per 88 kg, ma anche da temi di gioco da punta vera. Nonostante questo Luca era anche un calciatore generoso, pronto a mettersi al servizio della squadra.
Luca Toni, Il campionato fa 90: quell’avventura in Germania nel 2006
Luca Toni racconterà a Il campionato fa 90 anche quella che è stata la più grande emozione della sua carriera, cioè la vittoria del Mondiale 2006 in Germania con la nazionale azzurra. Partito titolare vicino ad Alberto Gilardino era riuscito a giocare praticamente sempre, eccezion fatta per la sfida contro la Repubblica Ceca, limitando però a 2 le reti siglate, per giunta nella stessa partita cioè i quarti di finale della gara poi vinta 3-0 contro l’Ucraina. Luca Toni era arrivato a quell’appuntamento dopo aver vinto la classifica marcatori della Serie A con la maglia della Fiorentina, facendosi forse prendere un po’ troppo dall’emozione risultando comunque fondamentale grazie alla sua fisicità e alla voglia di mettersi a disposizione della sua squadra. Con l’Italia giocherà dal 2004 al 2009 collezionando 16 reti in 47 partite.
Da Palermo a Verona, passando per Genoa, Fiorentina, Roma e Juventus
La storia di Luca Toni in Serie A inizia il primo ottobre del 2000 quando esordisce con la maglia del Vicenza a 23 anni nella gara poi persa dai suoi 2-0 contro il Milan. La prima stagione la chiude a 9 reti per poi volare a Brescia dove avrà l’occasione di giocare in tandem con Roberto Baggio per due stagioni, prima di accettare di rinunciare alla A per scendere in B e vestire la maglia del Palermo. Dopo una stagione con 30 reti all’attivo il centravanti aiutava i rosanero a tornare in Serie A da dove mancavano da oltre 30 anni. Dopo aver siglato 20 reti passa alla Fiorentina dove in una stagione vince la classifica capocannonieri con 31 reti per poi volare in Germania a vincere il Mondiale. Germania dove tornerà 12 mesi dopo il successo in maglia azzurra per diventare il bomber del Bayern Monaco per 30 mesi segnando 38 reti in due stagioni in Baviera. Il terzo anno lo vede praticamente sempre fuori tanto che Luca accetta la chiamata per tornare in Italia a giocare con la Roma. Con i giallorossi sfiora la vittoria dello Scudetto, con quello splendido gol contro l’Inter di Mourinho che in pochi avranno dimenticato. Dopo sei mesi al Genoa Luca si toglie la soddisfazione di passare alla Juventus dove ad accoglierlo trova Luigi Delneri. Nella stagione 2011/12 non gioca mai con l’arrivo in panchina di Antonio Conte, ma in estate si toglie la soddisfazione di siglare il primo gol in assoluto in quello che allora si chiamava Juventus Stadium in un amichevole contro il Notts County. Dopo una stagione e mezzo tra Emirati Arabi e Fiorentina dove sembrava finita torna a stupire a Verona dove segna 20 e 22 reti vincendo ancora una volta la classifica capocannonieri. Chiuderà la sua carriera nel 2016 a dieci anni esatti dalla vittoria del Mondiale.