Luca Valdiserri è il papà di Francesco, giovane che è stato assassinato a Roma ad ottobre dell’anno scorso, dopo essere stato investito da una ragazza. Oggi il programma di Uno Mattina si è occupato del tema delle vittime della strada e degli incidenti, ed ha avuto in collegamento proprio il padre di Francesco, che ha spiegato: “Ogni volta che sento di un morto sulle strade non rivivo la morte di mio figlio ma i numeri italiani sono da retrocessione se giocassimo un campionato di calcio”. Quindi ha aggiunto: “Noi siamo fra il 17esimo e il 18esimo posto in Europa, altri Paesi hanno fatto passi molto più avanti di noi, è una battaglia da combattere con il controllo sulle strade, e anche la tecnologia”.



Secondo Luca Valdiserri bisognerebbe in particolare lavorare sulle auto, introducendo la famosa guida autonoma che da anni viene pubblicizzata da alcuni grandi marchi, a cominciare da Tesla ed Elon Musk: “Le automobili sono già abbastanza sicure e potrebbero fare molti altri passi per la sicurezza – spiega il padre di Luca in diretta su Rai Uno – la visione zero è legata ad un’idea di guida autonoma visto che nel 93 per cento degli incidenti conta il fattore umano”.



LUCA VALDISERRI, PAPÀ FRANCESCO: “POCHI GIORNI DOPO LA SUA MORTE…”

Quindi Luca Valdiserri ha proseguito, sottolineando come ha fatto a reagire la sua famiglia dopo un dramma così terribile come appunto la morte di un figlio: “Pochi giorni dopo la morte di Francesco, era il suo compleanno a novembre. Lui suonava in una band e tutti i suoi amici hanno organizzato un concerto a sorpresa in onore di Francesco. All’epoca non sapevamo minimamente cosa avremmo fatto se avremmo fatto da testimonial in questa battaglia o se vivere il nostro dolore in casa. Sono stati questi ragazzi che ci hanno dato la forza di andare avanti, provare e diffondere fra i giovani il fatto di divertirsi nella maniera giusta”.



Nel 2022 le vittime stradali sono state 3.159, moltissime ma comunque in forte calo rispetto all’anno 2000 quando erano state circa 7.000. “Bisogna mantenere altissima la soglia dell’attenzione da parte di tutti gli attori della sicurezza stradale”, ha specificato in studio a Uno Mattina un vice questore.