Chi l’ha detto che i turchi o gli svizzeri siano i migliori al mondo nell’autotrapianto di capelli? Il web, giornali, radio tv, ma anche i social media più frequentati abbondano di ridondanti campagne promozionali di cliniche estere che propongono interventi di tal genere. E spesso a prezzi stracciati, in concorrenza l’una con l’altra, in una guerriglia marketing senza quartiere. A contribuire a sfatare ridimensionandone effetti e proporzioni, per così dire, il ‘mito’ mediatico costruitosi negli ultimi anni attorno a questa materia richiesta e altrettanto dibattuta dall’opinione pubblica è Luca Lungo Vaschetto. Classe 1983, segno zodiacale Acquario (è nato il 23 Gennaio), torinese, Dermochirurgo e Medico Estetico di fama specializzato anche in Tricologia, è considerato a buon diritto tra i migliori professionisti del settore della nuova generazione per quanto riguarda chiome e dintorni.
Titolare delle cattedre di Anatomia e Dermatologia a Torino (ove ha anche sede il suo studio) alla ‘SEM – Scuola Estetica Moderna’, accreditata alla Regione Piemonte, è diventato in breve tempo un punto di riferimento sicuro e consolidato in Italia per volti noti dello showbusiness, ma anche della moda, politici e imprenditori: “Che, per doverosa e dovuta deontologica riservatezza, tengo per me”, esordisce sorridendo lo stimato professionista piemontese.
E alla domanda di partenza, prende a rispondere invece che “In Svizzera, ma specialmente in Turchia, non è che siano più bravi. Semplicemente, lavorano molto di più. Fanno più autotrapianti che da noi. Le grandi cliniche turche riescono a evadere a volte anche sino a cento interventi giornalieri, a costi decisamente più accessibili per via di un gioco di scambio di valute, essendo la loro Lira decisamente molto più debole del nostro Euro: vale al momento infatti circa 10 centesimi. Inoltre, le loro équipes non sempre sono composte soltanto da personale medico-sanitario propriamente detto, ma spesso e volentieri anche da ‘tecnici’ specializzati, loro sono soliti chiamarli così, addestrati e bravissimi a svolgere tale tipo di trapianti”.
Mentre qui, in Italia, “Procediamo in maniera più ‘artigianale’, mi si passi il termine, in forma ‘tailor made’ soltanto con personale medico e sanitario qualificato valutando caso per caso in maniera soggettiva. Ed è chiaro che da noi i costi siano decisamente più alti sotto tutti gli aspetti, anche per garantire l’adeguata tutela in termini di massima sicurezza sanitaria al paziente con tutta la migliore assistenza preventiva e postchirurgica del caso. Opero abitualmente con un’équipe composta, oltre che dal sottoscritto, anche da due infermiere specializzate e un medico anestesista. E seguo attentamente il decorso del paziente anche nel medio e lungo periodo, per verificare la perfetta riuscita del trapianto. Cosa che invece in Turchia, date le distanze, è davvero molto più difficile fare”.
Per poi meglio ancor approfondire: “Un autotrapianto di capelli, specie se amplissimo e di grande portata, rivoluziona l’aspetto esteriore, ma anche la percezione che la persona ha di sé, ed influenza in maniera impattante anche quella che gli altri hanno di lui o di lei. Motivo per cui è d’uopo agire predisponendo tutto con meticolosa attenzione e altrettanto scrupolo, anche psicologico, oltre che chirurgico, per il bene del paziente”, sottolinea il Dottor Lungo Vaschetto.
Che riprende: “Pertanto, grazie all’esperienza preziosa diretta condivisa con alcuni protagonisti della moda, che tutto possono concedersi fuorchè far emergere pubblicamente di essersi sottoposti a tale tipo di tecnica chirurgica, abbiamo sperimentato con successo una nuova metodologia di mia ideazione denominata ‘2H’. Con notevoli vantaggi. Il paziente arriva in studio alla sera, anche dopo il normale orario di lavoro, e si sottopone a un innesto progressivo di 300 follicoli a seduta, in modo da riprendere in un paio d’ore la vita normale, evitando le otto e più riservate solitamente agli interventi più complessi, e diluendo così efficacemente nel tempo il recupero della forma migliore della propria capigliatura come se il risultato fosse il frutto di una normale cura tricologica fatta a step”.
Perché per Luca Lungo Vaschetto, formatosi alla scuola di maestri di primo piano quali i noti chirurghi plastici Carlo D’Aniello e Mario Goisis (con quest’ultimo felicemente anche collabora) “La tricologia richiede una lunga curva di apprendimento, in quanto entrano in gioco moltissime variabili come l’inclinazione, l’angolazione del capello, la precisione e rapidità nell’innesto dei follicoli dopo il prelievo dalla zona donatrice posteriore, la più folta e ricca di capelli, e molti altri fattori tutti determinanti nel concorrere al raggiungimento pieno del miglior risultato finale possibile”.
Mentre, secondo il noto tricologo, “La cosiddetta medicina biorigenerativa o del benessere propriamente detta rappresenta infatti la più attuale evoluzione della medicina estetica, a sua volta figlia della dermatologia. Il futuro è questo. Mi occupo con successo da anni di medicina e chirurgia estetica in generale, e di dermatologia con maggiore e assidua attenzione alla parte estetica: seguo millenials e adolescenti affette da acne giovanile, cui risolvo pure il problema dei residui inestetici di cicatrici, così come gli effetti delle smagliature”.
E, dulcis in fundo, “Per trattare più approfonditamente tutti quelli che possono essere gli esiti di problematiche dermatologiche, ci siamo iperspecializzati con il mio staff nell’impiego del laser a scopi medici su tutto ciò che è cute. Così come anche in medicina biorigenerativa, ovvero quella branca della medicina estetica che ricorre alla valorizzazione delle capacità intrinseche stesse dell’organismo umano di autorigenerarsi. Tutti aspetti importanti, questi, che dal 17 settembre e per sei venerdì consecutivi chi fosse interessato potrà conoscere direttamente partecipando, previa prenotazione tramite contatto telefonico, agli altrettanti ‘Porte Aperte’ gratuiti presso il nostro nuovo studio torinese in Corso San Maurizio 81 dagli spazi raddoppiati, riservati a chi voglia approfondire da vicino le ultime frontiere della medicina estetica”.