Luca Ward ha raccontato a “Verissimo” poi il rapporto con i suoi figli, Guendalina (avuta quando aveva solo 21 anni), Lupo e Luna. “Mi sono avvicinato molto a loro in occasione di quest’ultimo periodo di lockdown – ha asserito –. Dopo qualche mese, l’estate scorsa, ho detto alla mia dolce metà, Giada, che non conoscevo davvero i miei figli”. Tra l’altro, Luna soffre della sindrome di Marfan, una rara malattia ereditaria del tessuto connettivo, che causa alterazioni oculari, ossee, cardiache, dei vasi sanguigni, polmonari e del sistema nervoso centrale: “Io ho reagito malissimo, mia moglie invece ha deciso di rinunciare alla carriera per seguire Luna. Ha avuto ragione lei”.



Luca Ward ha ammesso di essere molto protettivo nei confronti della sua bambina, aggiungendo che sua moglie gli ha fatto capire come anche il loro Lupo però soffrisse per le poche attenzioni dedicate a lui dal papà: “Oggi è felice, è un marcantonio di un metro e ottanta a soli tredici anni”. (aggiornamento di Alessandro Nidi)



Luca Ward: “Quando mio padre morì, avevamo solo 5mila lire nel portafoglio”

Luca Ward è intervenuto a “Verissimo” in qualità di ospite per parlare, nel corso dell’intervista con Silvia Toffanin, dei suoi primi 60 anni di vita. “Da bambino sognavo di fare tutto tranne che l’attore. Capivamo che si trattava di un mestiere molto difficile, io volevo fare il pilota di aerei civili, non militari, in quanto la guerra non mi appartiene”. Poi, il ricordo del padre, colpito e ucciso da un aneurisma quando Luca aveva solo tredici anni: “Rimase due mesi in ospedale e quando vidi mia madre con la Cinquecento blu davanti a scuola, capii che era finita. Rimanemmo in silenzio. Attese che tornassero anche Andrea e Monica da scuola e disse una frase semplicissima: ‘Papà non c’è più’. Dopodiché, aprì il portafogli, contenente cinquemila lire, affermando: ‘Questo è tutto quello che abbiamo’”. Scosso dalla notizia, Luca Ward si fece assumere da una ditta di traslochi per cercare di aiutare la sua famiglia. “Mia madre, di origini abruzzesi ebbe una forza incredibile, non lavorava da quando ero nato io. Lei era un’attrice straordinaria, molto amata da Fellini. Attraversò un periodo difficile, segnato dalla dipendenza dall’alcol. Io le buttavo le bottiglie, lei le ricomprava. Alla fine, però, ce la fece, senza l’aiuto di nessuno”. (aggiornamento di Alessandro Nidi)



Luca Ward a Verissimo per parlare della sua carriera e della sua vita privata

Luca Ward pomeriggio sarà ospite a Verissimo per parlare della sua vita privata ma anche di quella che è la sua vita professionale specie adesso che le cose non si sono messe bene per il mondo dello spettacolo. Sicuramente lui non ha bisogno di presentazioni perché è un attore di successo e, sicuramente, un doppiatore noto in tutto il mondo. Come è stato questo ultimo anno per lui e cosa è successo nella sua vita dal primo lockdown? Siamo sicuri che oggi Silvia Toffanin non solo riuscirà ad indagare sulla sua vita in questo momento ma anche sui suoi progetti futuri. Cosa ne sarà dell’attore e della sua intensa voce prossimamente?

Il dolore per la perdita del padre a soli 58 anni

Chi conosce Luca Ward sa bene che anche lui è figlio d’arte e che, esattamente come il loro padre, Aleardo Ward, ha intrapreso la carriera da attore e doppiatore. Purtroppo però il suo amato padre lo ha lasciati quando ancora lui e i suoi fratelli erano dei bambini scomparendo prematuramente il 3 dicembre 1973 lasciandosi alle spalle proprio i suoi figli che avevano intorno ai dieci anni, un lutto tremando che sicuramente ha segnato la vita dell’attore costretto poi a crescere senza il padre e senza una spalla importante anche nel lavoro visto che anche lui era doppiatore e aveva un debole per la recitazione, il teatro e la radio. A quel punto Luca per poter continuare a pagare i suoi studi inizia a lavorare come facchino, venditore di caramelle e benzinaio.