Luca Ward e il dolore per la scomparsa del padre: le sue parole
Luca Ward, ospite a Bella Ma’ di Pierluigi Diaco, ha parlato a lungo del dolore per la scomparsa del padre morto quando aveva solo 13 anni: “All’epoca era il’73, per una ragazza di 33 anni rimanere vedova con tre figli era una cosa devastante” esordisce l’attore parlando di sua madre.
E ancora: “A noi ci staccavano la luce, il telefono, ci sequestravano la macchina perchè mamma non poteva pagare. Però, siamo stati anche aiutati da tante persone a Ostia, ci hanno dato una mano. Una mano grande a mia mamma l’abbiamo data anche noi figli. Ci siamo dati da fare tutti per non soccombere“. Sulla morte del padre Ward dichiara: “Papà era il pilastro della famiglia, purtroppo, è morto di aneurisma. Se n’è andato in poco tempo, ha fatto due mesi di coma. Mamma mise cinque mila lire sul tavolo, ci comunicò che papà non c’era più e ci disse: “Abbiamo solo queste”.
Ward: “Quando papà è morto mi è caduto il mondo addosso”
Luca Ward, ai microfoni di Bella Ma’, ha parlato a lungo della mancanza della figura paterna: “Se nella vita ho cercato la figura paterna altrove? Sì, la prima volta nel papà della mia prima moglie Claudia Razzi. Il padre Claudio è stato per me una figura paterna, mi ha insegnato a stare al mondo, a vivere secondo certi schemi importanti che erano un po’ quelli di papà: l’onestà, la lealtà, l’educazione.”
E ancora: “Quando io l’ho conosciuto ero una belva, guidavo senza patente, non rispettavo le regole, non pagavo le tasse, perchè dovevo difendere il mio non perchè fossi un delinquente. Un giovane che perde il padre si chiede “com’è possibile”. Il giorno che mio padre è morto, io mi affacciai alla mia finestra di Ostia che dava sul lungomare e tutto scorreva normalmente: le macchine passavano, la gente portava a spasso il cane, chi andava in bicicletta. Penso “ma come, a me è caduto il mondo addosso però il mondo non si accorge del mio dolore”.