Dal 15 ottobre scatterà l’obbligo di green pass nei luoghi di lavoro, Luca Zaia fa scattare l’allarme: senza una modifica al decreto scoppierà il caos. Intervenuto ai microfoni di Repubblica, il governatore del Veneto ha esternato preoccupazione per l’introduzione del certificato verde perché non ci sarà la possibilità di offrire a tutti i non vaccinati un tampone ogni 48 ore: «Gli imprenditori con cui parlo io sono preoccupatissimi».
Luca Zaia ha spiegato che in Veneto l’84 per cento degli over 12 ha fatto almeno la prima dose, un dato che ha consentito la ripresa economica: «La crescita è a due cifre. Abbiamo fatto un’estate migliore di quella prima del Covid. Le aziende scoppiano di salute, non trovano personale». Il problema dei non vaccinati però resta, una cifra di 590 mila persone, e il leghista ha una proposta per il governo: «Consentire di fare i test fai da te nelle aziende, con la sorveglianza delle imprese».
LUCA ZAIA SUL GREEN PASS LAVORO
Entrando nel dettaglio della sua proposta, Luca Zaia ha parlato di tamponi nasali fai da te certificati e diffusi in tutto il mondo, con controlli da effettuare direttamente in azienda. Ad oggi il costo dei test è a carico dei lavoratori: «Se poi ci sono imprenditori che vogliono concorrere al sostegno della spesa ciò rappresenta una libera scelta aziendale. Tra gli imprenditori c’è chi è anche disposto a pagarli di tasca sua. Se acquistati in grandi stock possono costare dai 4 ai 7 euro». Tornando sui controlli, Luca Zaia ha spiegato che nessun imprenditore ha interesse a fare entrare una persona non controllata: «Il discrimine è tra fare finta di controllare o non controllare affatto. Un imprenditore mi ha detto che un suo dipendente ha programmato tutti i tamponi da qui a un mese, e un altro invece non c’è riuscito. Questo secondo lavoratore rischia di non poter andare al lavoro, non per colpa sua, ma per l’impossibilità produttiva a testarlo».