Luca Zaia tranchant con i negazionisti: per il presidente del Veneto chi nega l’esistenza del coronavirus andrebbe punti come chi nega la Shoah. Parole forti quelle dell’esponente della Lega, che non è ricorso a mezzi termini per esplicare il suo pensiero: «È pieno di terrapiattisti e di gente che nega la Shoah, io dico che bisognerebbe fare una legge severa contro chi nega l’evidenza», il suo intervento ai microfoni di Agorà. Il numero uno del Veneto ha poi messo in risalto che «non possiamo pensare che chiunque possa diffamare», soprattutto in casi come questo dove «le teorie vanno oltre la realtà».



Luca Zaia ha poi commentato le dichiarazioni del professor Zangrillo, che ha definito il coronavirus clinicamente scomparso: il presidente del Veneto ha affermato di pensare che il direttore della terapia intensiva del San Raffaele abbia ragione, considerando che «il contagio sta crollando». Nonostante ciò, il leghista ha invitato i suoi concittadini a non abbassare minimamente la guardia.



«Io guardo i dati e questi dicono che il virus sta scomparendo», ha aggiunto Zaia, che ha spiegato come «il lockdown abbia permesso di fare ritrovare il virus da solo, senza più ospiti da colonizzare». Infine, una battuta sulle limitazioni imposte dalla Grecia per alcune regioni italiane: «La Grecia è in area Schengen ed è incomprensibile questo atteggiamento. Siamo in Europa, fermo restando la decisione dei singoli Stati, l’Ue dovrebbe gestire anche questa partita».

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