Luca Zaia a tutto tondo ai microfoni del Corriere della Sera. Il governatore del Veneto ha fatto il punto della situazione sul contrasto alla pandemia e sulla campagna vaccinale, schierandosi al fianco del green pass. A differenza di altri esponenti della Lega, l’ex ministro considera il certificato verde un attestato di partecipazione alla vita di comunità: «Più siamo vaccinati, più mettiamo in sicurezza chi vaccinarsi non può. Perché se siamo in tanti, il virus non troverà ospiti in cui replicarsi».



Luca Zaia s’è poi soffermato su quella parte di Carroccio che sembra strizzare l’occhio ai no vax, lanciando probabilmente una frecciatina al segretario Matteo Salvini: «Davanti a scelte così importanti, il dibattito e la discussione sono inevitabili. Ma nella Lega la linea che vince è quella della responsabilità messa nero su bianco dai governatori. Poi, se resta qualche nostalgico del no green pass o del no mask, ne prenderemo atto. Io penso che non ci siano alternative alle scelte che abbiamo fatto».



LUCA ZAIA TRA VACCINI E LEGA

Luca Zaia s’è poi soffermato sulla riapertura delle scuole ed ha rimarcato che la differenza rispetto all’anno scorso è l’80% di popolazione vaccinata, elogiando i più giovani che hanno aderito alla campagna: «Ma lei sa che nell’ultimo mese da noi si sono presentati a vaccinarsi 26 mila ragazzi? A me è sembrata una buonissima notizia». Luca Zaia è poi brevemente tornato sulle presunte ambiguità della Lega sul vaccino: «Ma non è la Lega… è quello che io chiamo il long Covid, lo strascico del Covid che rischia di essere più lungo dell’epidemia. Abbiamo avuto morti, ricoveri, chiusure… Preferirei che ci evitassimo di uscirne con una società spaccata».

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