Luca Zingaretti ha fatto il grande salto: non sarà solo il protagonista de Il Commissario Montalbano, grazie al ruolo di Salvo che ricopre ormai da tanti anni, ma anche il regista dei nuovi episodi. 21 anni di successi per l’attore che ha dato un volto al Commissario descritto da Andrea Camilleri nei suoi romanzi e ora al debutto in qualità di regista. “Da circa dieci anni mi immaginavo regista di un film mio, ma avevo sempre avuto il freno a mano tirato”, ha detto a Sorrisi, “Stavolta ho dovuto farlo e lasciare andare questo freno. Ma non ero preparato né emotivamente, né mentalmente a sostituire il regista Alberto Sironi, che ci ha lasciati lo scorso agosto. Per me è stato un amico, compagno di tante battaglie”. La missione di Zingaretti è stata quindi quella di portare avanti il racconto di Sironi, che ha iniziato ad accusare il malore durante la seconda settimana sul set. “Ne sono passate altre 11, in cui ho lavorato dieci ore al giorno, in uno stato d’animo incredibile”, aggiunge l’artista, “sembravo sotto amfetamine. Ci ho messo il cuore, l’ho fatto per Alberto, rispettando i suoi insegnamenti. Questo mestiere o lo fai con passione o non lo fai”. Oggi, domenica 1 marzo 2020, Luca Zingaretti sarà ospite di Che tempo che fa proprio per parlare dei recenti cambiamenti avvenuti nella sua carriera. “Che succederà quando finirò di girare Montalbano?”, si chiede l’attore, “Con mia moglie [Luisa Ranieri, ndr] diciamo spesso che dovremmo prendere una casa nel ragusano, ma non sarebbe la stessa cosa senza la magia del set”. Dopo tanti anni ad ascoltare il mare dalla terrazza di Punta Secca, Zingaretti non riesce davvero ad immaginare la sua vita senza la Sicilia. Purtroppo però quella magia del set di cui parla non ci sarà più: l’ideatore delle scenografie, Luciano Ricceri, è scomparso poco dopo Sironi e Camilleri.



LUCA ZINGARETTI DOPO IL COMMISSARIO MONTALBANO

I fan di Luca Zingaretti si chiedono se Il Commissario Montalbano troverà una nuova luce anche adesso che il papà letterario, Andrea Camilleri, è scomparso. Purtroppo una serie di tragedie ha colpito la fiction di Rai 1 e l’attore si è ritrovato ad incarnare il ruolo di regista per proseguire il lavoro di Alberto Sironi. “Devo aspettare, elaborare”, dice a Sorrisi, “non so se è possibile rifare Montalbano senza di loro. Non so se lascerò o se, al contrario, prenderò le redini del progetto. Mancano tre uomini chiave, tre colonne portanti, e io adesso voglio ricordarli”. E come se non proprio con i tre episodi che ha girato negli scorsi mesi? I primi due andranno in onda a partire dal prossimo 9 marzo 2020, mentre per il terzo bisognerà attendere il 2021. “Senza Pasquano [alias Marcello Perracchio, nda] mancava un tocco di leggerezza”, aggiunge. Ecco perchè si è scelto di introdurre Jacomuzzi, il dirigente della Scientifica interpretato da Giovanni Guardiano. Intanto in ballo c’è anche la proposta del direttore Stefano Coletta di Rai 1: vorrebbe vedere Zingaretti e la moglie Luisa Ranieri a condurre un varietà del sabato sera, ovviamente sul primo canale di Mamma Rai. “Sono lusingato, ma al momento ho la testa altrove”, risponde l’attore, “sto lavorando a un grosso progetto, di cui non posso ancora parlare, dove darò il volto e l’anima a un personaggio modernamente shakespeariano”.

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