Luca Zingaretti continua ad essere il volto che accompagna i telespettatori ogni lunedì sera. Il merito è tutto del suo ruolo ne Il Commissario Montalbano, la longeva fiction della Rai. In queste settimane sono iniziate le repliche, ma i fan sanno bene che nei prossimi mesi ci aspetta anche un episodio inedito. Tra l’altro potrebbe essere l’ultimo, non possiamo dirlo. Lo stesso Zingaretti non si è potuto sbilanciare troppo parlando del futuro dello show. “Non so se tornerò a interpretare Montalbano. Abbiamo perduto in pochi mesi Camilleri e Sirone“, ha detto al settimanale DipiuTV, “Non me la sento ancora di tornare sul set, ho bisogno di tempo per riflettere“. L’attore infatti ha bisogno di elaborare il lutto, la doppia perdita subita dalla fiction appena l’anno scorso. E che gli ha permesso di finire dietro la macchina da presa per dirigere se stesso e il resto del cast, in modo da tornare in tv con gli episodi previsti per questo e per il prossimo anno. Però Zingaretti sottolinea anche di fare altro, di avere in ballo progetti che lo tengono lontano dal suo Salvo. Negli ultimi mesi è stato il regista di The Deep Blue Sea con protagonista la moglie Luisa Ranieri, un’accoppiata che si ripeterà anche nella fiction in lavorazione Lolita Lobosco.
Luca Zingaretti, l’iniziativa per Rai Storia
Luca Zingaretti è reduce da un’importante iniziativa: costruire il palinsesto dello scorso 26 aprile per Rai Storia. “Ho scelto delle immagini meravigliose di come abbiamo costruito il nostro Paese dopo la Seconda Guerra Mondiale”, ha precisato sui social, “sarà dura e ci sarà da soffrire, ma se ce l’hanno fatta i nostri nonni, con un paese distrutto dalle bombe, ce la faremo anche noi! Perchè siamo italiani, perchè siamo un grande, grandissimo popolo”. Del resto nella storia della famiglia Zingaretti ci sono anche delle ombre che continuano ad avere un peso ancora oggi. “Il 16 ottobre di 70 anni fa oltre 1000 ebrei, tra cui 200 bambini, furono rastrellati tra le strade di Roma e deportati ad Auschwitz. Tra loro anche Ester Della Torre, la nostra bisnonna. Nostra madre, quasi per caso, si salvò dalla deportazione, con la sorella e i genitori. Grazie a questo caso, noi oggi esistiamo”, hanno detto poco tempo fa i tre fratelli Luca, Nicola e Angela Zingaretti a La Repubblica. Una famiglia romana, come tante altre, ma che ancora adesso porta addosso le ferite di quel ’43. Per coloro che non sono nati, per coloro che sono morti. Per le famiglie distrutte e per chi è riuscito a sopravvivere. Tra le vittime anche la bisnonna Ester Della Torre, uccisa ad Auschwitz. Nel presente invece, l’attore ha scelto di non cambiare la sua vita sui social ed essere più attivo del solito. Pochissime foto da quell’ultimo messaggio in poi, anzi solo una. Con la moglie Luisa Ranieri, in occasione della prima uscita ‘liberatoria’ dello scorso 4 maggio.