Fa discutere il caso di Lucas Van Looy, nominato cardinale da Papa Francesco ma che ha deciso di rinunciare al porporato auto-accusandosi di aver insabbiato i casi di pedofilia nella Chiesa. L’arcivescovo di Gent, nota cittadina del Belgio, ha già comunicato la sua decisione a Bergoglio, e la Conferenza Episcopale Belga ha spiegato che la decisione del Santo Padre “ha suscitato molte reazioni positive, ma anche critiche per il fatto che Van Looy non avrebbe sempre reagito con sufficiente forza come vescovo di Gent (2003-2019) contro gli abusi nelle relazioni pastorali. Per prevenire che le vittime di tali abusi siano nuovamente ferite a causa del suo cardinalato, monsignor Van Looy ha chiesto al Papa di esonerarlo dall’accettare questa nomina. Papa Francesco ha accolto la sua richiesta”. La CEB inoltre aggiunge che i vescovi “ribadiscono in questa occasione il loro impegno a proseguire imperturbabilmente la loro lotta contro ogni forma di abuso nella Chiesa cattolica in cui l’interesse delle vittime e dei loro cari è sempre al primo posto”.



Dopo il summit mondiale sulla pedofila sul clero che si era tenuto in Vaticano a febbraio del 2019, il Pontefice ha emanato, come ricorda Il Fatto Quotidiano, delle leggi severissime nei confronti di chi commette queste reati ma anche verso coloro che li insabbiano: “I crimini di abuso sessuale – le parole del Papa – offendono Nostro Signore, causano danni fisici, psicologici e spirituali alle vittime e ledono la comunità dei fedeli. Affinché tali fenomeni, in tutte le loro forme, non avvengano più, serve una conversione continua e profonda dei cuori, attestata da azioni concrete ed efficaci che coinvolgano tutti nella Chiesa, così che la santità personale e l’impegno morale possano concorrere a promuovere la piena credibilità dell’annuncio evangelico e l’efficacia della missione della Chiesa”.



LUCAS VAN LOOY, CARDINALE RINUNCIA AL PORPORATO: IL DISCORSO DEL PAPA DEL 2019

Secondo Bergoglio questa responsabilità ricade innanzitutto “sui successori degli apostoli, preposti da Dio alla guida pastorale del suo popolo, ed esige da loro l’impegno nel seguire da vicino le tracce del Divino Maestro. In ragione del loro ministero, infatti, essi reggono le Chiese particolari a loro affidate come vicari e legati di Cristo, col consiglio, la persuasione, l’esempio, ma anche con l’autorità e la sacra potestà, della quale però non si servono se non per edificare il proprio gregge nella verità e nella santità, ricordandosi che chi è più grande si deve fare come il più piccolo, e chi è il capo, come chi serve”. In conclusione, chiosa Papa Francesco, è necessario che vengano adottate a livello universale delle procedure volte a “prevenire e contrastare questi crimini che tradiscono la fiducia dei fedeli”. Il cardinale Lucas Van Looy compirà 81 anni il prossimo settembre, ed era stato scelto insieme ad altri quattro che avrebbero dovuto ricevere la porpora senza poter entrare nel novero dei cardinali elettori.

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