L’annuncio da parte degli organizzatori è giunto in queste ore: Lucca Comics and Games si terrà anche nel 2020, seppure con un format parzialmente rivisto rispetto alle edizioni passate, che hanno puntualmente risposto grande successo. La kermesse si svolgerà dal 29 ottobre al 1° novembre, con una limitazione della vendita dei biglietti e l’accesso ai padiglioni e agli eventi, incluso il cosplay, consentito soltanto ai possessori di tagliandi, proprio con lo scopo di evitare la formazione di assembramenti. In particolare, riferisce “Lucca in diretta”, coloro che si vorranno travestire con i costumi dei loro personaggi preferiti saranno ospitati nei palazzi monumentali del centro storico. Non mancheranno, poi, gli appuntamenti digitali, a pagamento in diretta oppure on demand e la collaborazione con la Rai, con il coinvolgimento sull’intero suolo italiano dei principali punti vendita di fumetti. Mancano ancora circa quattro mesi, però in città si respira già l’aria del grande appuntamento.
LUCCA COMICS AND GAMES: “SARÀ CROSSMEDIALE”
La testata toscana “Lucca in diretta” ha intervistato Emanuele Vietina, direttore del Lucca Comics and Games 2020, il quale ha dichiarato: “Il dialogo con la community, gli editori, i partner e gli autori, finalizzato a individuare le necessità a cui risponde il festival, è servito a rafforzare l’idea che la sfida è quella con il concept della manifestazione a cui siamo abituati. L’obiettivo è, e sarà, crossmedializzare l’evento crossmediale, offrire quello che Lucca solitamente dava tramite un unico momento, attraverso molteplici piattaforme la cui somma delle parti possa riprodurre l’effetto Lucca”. Una manifestazione che, inoltre, sopravvive nonostante il Coronavirus: “Abbiamo voluto rispondere con cautela e intraprendenza a questa grande prova. Perché non è questo il giorno per pensare che il festival possa abbandonare i luoghi che lo ospitano da 54 anni e svuotare i monumenti di Lucca dei sogni e dei suoi appassionati. Non è questo il giorno per rinunciare a dare supporto a un comparto editoriale che trova nella manifestazione il momento di massima espressione”.