Le numerose testimonianze di avvistamenti di strane luci nel cielo segnalate prima del forte terremoto in Marocco hanno riaperto la questione scientifica sul fenomeno delle “luci telluriche” cioè eventi che in genere si verificano precedendo di una scossa, riportati da secoli da tutte le popolazioni, ma documentati solo recentemente, soprattutto negli ultimi 40 anni grazie all’avvento della tecnologia video e dei cellulari con fotocamera. Questo fenomeno è stato a lungo studiato dagli scienziati, ed anche se non si è ancora riusciti a stabilirne le cause esatte, è stato ampiamente confermato.
In un articolo della Cnn, il geofisico statunitense John Derr, ora in pensione, ha spiegato “Queste esplosioni di luce brillante e danzante in diversi colori hanno a lungo sconcertato gli scienziati, e non c’è ancora consenso su ciò che le causa, ma sono decisamente reali“, confermando anche che i primi avvistamenti risalirebbero al periodo dell’antica Grecia. Vedere le luci telluriche dipende da vari fattori, principalmente dalle condizioni atmosferiche e dalla luminosità, però sono frequenti, ed oltre alle immagini dal Marocco ci sono documenti video che mostrano lo stesso caso in occasione del terremoto in Perù nel 2007 e quello in Messico.
Luci telluriche prima del terremoto, 80% precede scosse superiori a magnitudo 5
Secondo lo scienziato John Derr, autore di numerosi studi sulle luci telluriche, il fenomeno luminoso può essere visto in diverse forme, a volte come un lampo nel cielo, altre invece come una fascia luminosa simile all’aurora boreale. Alcuni testimoni parlano inoltre di sfere di luce che fluttuano nelle nuvole, o addirittura piccole fiamme che escono dal terreno. Si tratta di episodi che compaiono prima, o durante un terremoto, ma come avverte il geologo “Dalle ricerche storiche, condotte studiando documenti relativi a 65 eventi sismici in Usa ed Europa, è stato rilevato che le osservazioni sono per l’80% collegate alla magnitudo, e cioè più probabili prima di una scossa superiore al quinto grado“.
Inoltre, in tutti i casi, è stato riportato che la visibilità può raggiungere i 600 km oltre l’epicentro. Per anni le luci telluriche sono state quasi negate dalla scienza, ma ora, come afferma Juan Antonio Lira Cacho, professore di fisica all’università del Perù “Le telecamere hanno reso gli studi molto più semplici confermando le evidenze“, e aggiunge “40 anni fa sarebbe stato impossibile, nessuno avrebbe creduto a quanto riferito“.