Oltre a essere stata sfregiata con l’acido per volere dell’ex fidanzato, Lucia Annibali ha subìto anche gli attacchi degli hater. Uno in particolare è finito nei guai, ma la pena che deve scontare non è legata all’insulto rivolto all’ex parlamentare, ospite oggi di Che tempo che fa. Infatti, il 49enne di Marino è stato condannato in primo grado e in appello non per il suo gesto d’odio, ma per il reato di sostituzione di persona, in quanto ha inneggiato a Luca Varani, l’uomo che nel 2013 tentò di uccidere Lucia Annibali, usando il profilo Facebook intestato a una persona che non esiste.
“Onore e grazie a Luca Varani, hai fatto il tuo dovere da uomo per una misera infame“, scrisse dal suo pc. A ottobre è arrivata la sentenza di secondo grado che ha confermato la condanna a 6 mesi di carcere perché ha sostituito e nascosto la sua persona usando una falsa identità per non essere identificato. A far discutere è stato il fatto che sia stato punito il suo metodo, più che quello che ha scritto contro Lucia Annibali, a cui però ha fatto male il contenuto.
“LUCA VARANI SEI IL MIO MITO”: IL CASO DELL’HATER DI LUCIA ANNIBALI
“Luca Varani sei il mio mito“, scrisse l’hater nel febbraio di quattro anni fa in uno dei suoi post. Sperava che non si riuscisse a risalire a lui, visto che aveva utilizzato la connessione di una rete wi-fi di un ristorante. Ma sono stati diversi i post contro Lucia Annibali, come quello citato sopra.
Quelle due frasi furono scritte dopo che l’ex parlamentare, che all’epoca era deputata di Italia Viva, presentò una proposta di legge. Quando finì nel mirino degli inquirenti, spiegò che non voleva offendere la donna, ma solo “contestare il modo” con il quale era entrata in politica, sostenendo che avesse “sfruttato la sua disgrazia personale“.
Invece, per gli inquirenti voleva favorire “l’emulazione“, esaltando la violenza sessista contro le donne citando il mandante del tentato omicidio della donna. Per questo era stato denunciato per istigazione alla violenza. In ogni caso, non è stato condannato per questo in primo e secondo grado, ma perché sui social si è sostituito a una persona usando un profilo falso.