Lucia Annibali, ospite di Che Tempo Che Fa da Fabio Fazio, è oggi una donna completamente diversa rispetto a quella che è stata fino ad aprile del 2013, quando venne sfregiata da due personaggi chiamati dal suo ex dell’epoca, Luca Varani. Dopo il dramma vissuto, i 17 interventi chirurgici e l’essere stata in grado di rialzare la testa, Lucia Annibali ha deciso di fare tesoro della sua esperienza affiancando le donne vittime di violenza ed entrando in politica.



La stimata avvocata, che nell’anno dell’aggressione fu nominata anche Cavaliere dall’allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, iniziò ad affacciarsi timidamente al mondo della politica, divenendo prima consigliera di Maria Elena Boschi, ex Pd oggi volto di spicco di Italia Viva, impegnandosi fin da subito nella lotta alla violenza di genere e nel contrasto alla violenza sulle donne.



LUCIA ANNIBALI E I 4 ANNI DA DEPUTATA

Nel 2018 arrivò quindi la candidatura alla Camera dei Deputati sostenuta dalla coalizione del centrosinistra, dove ottenne il 30 per cento dei voti e dove venne eletta. L’anno successivo confluì quindi in Italia Viva, per poi ricandidarsi durante le politiche del 2022, non riuscendo però a convincere gli elettori.

Nel corso della sua carriera politica Lucia Annibali ha ottenuto importanti traguardi come ad esempio il “reddito di libertà”, che venne introdotto nel 2020 e destinato a quelle donne vulnerabili; obiettivo, fornire alle stesse un aiuto economico, oltre che un supporto psicologico. Si tratta di una misura che da allora è sempre stata rinnovata e che è al momento ancora in vigore. Dal 2023 Lucia Annibaili è Difensore civico della Toscana, mettendo quindi in pratica il suo passato da donna di legge, lei che è un’avvocata, e occupando dei “bisogni quotidiani dei cittadini”, come ha spiegato lei stessa in una recente intervista.



LUCIA ANNIBALI: “ORA HO UN IMPEGNO CIVICO FATICOSO MA…”

Lo scorso 8 marzo, parlando con il Corriere della sera per la festa delle donne, Lucia Annibali raccontò il suo continuo impegno in favore delle donne, andando a parlare nelle scuole con i ragazzi, ma anche in carcere, condividendo la sua storia con i giovani e i detenuti, e cercando ovviamente di sensibilizzare sul tema. Lo definisce “un impegno civico faticoso” ma che è importante per far progredire la società, e non si può affatto darle torto.

Lucia Annibali racconta di trovare la forza proprio nella condivisione della sua drammatica esperienza, ma trasformandola in un aiuto concreto per tutti gli altri, un sacrificio quindi “molto importante” e che può cambiare la vita di qualcuno, dandogli una possibilità che prima forse non aveva. Lucia Annibali dopo undici anni è riuscita a superare anche il dramma delle cicatrici sul volto, segnato in maniera inesorabile dall’acido: “Ho detto basta agli interventi al viso – raccontò l’anno scorso – è arrivato il momento di accettarmi così”. Troppo tempo ha passato sotto i ferri, Lucia Annibali è decisamente stanca.