Nella Giornata contro la violenza sulle donne è stata Lucia Annibali una delle protagoniste dell’odierna puntata de “La Vita in Diretta”: nel salotto televisivo di Rai 1, la 42enne avvocatessa e parlamentare originaria di Urbino ha ripercorso con Alberto Matano la sua dolorosa vicenda, cominciata nel lontano aprile 2013 quando due uomini furono mandati dal suo allora compagno, Luca Varani, che la sfregiarono con l’acido solforico. E oggi la Annibali, nonostante oltre una ventina di interventi chirurgici al volto che l’hanno aiutata a riacquistare anche una vita normale porta ancora i segni di quell’aggressione che è costata 30 anni di galera al fidanzato dell’epoca (che aveva una relazione anche con una donna che non riusciva a lasciare): “Non mi sento affatto una miracolata ma una persona che ha ricevuto una grazia: so che mi è capitata una cosa enorme ma sono contenta di essere viva” ha spiegato la politica di recente passata nelle fila di Italia Viva, ammettendo inoltre che non avrebbe mai immaginato né di diventare famosa né tanto meno di essere oggi considerata un simbolo nella lotta contro gli uomini che usano violenza sulle donne. “In realtà io prima di tutto vorrei gestire la mia vita, e poi c’è anche quella componente che mi porta a essere d’aiuto alle altre persone, cosa che è parte del mio impegno politico ma anche culturale”.



LUCIA ANNIBALI, “NON SONO UNA MIRACOLATA: HO RICEVUTO UNA GRAZIA”

Durante la chiacchierata con Matano, Lucia Annibali è tornata anche a quella drammatica serata di aprile pur spiegando di non ricordare quasi nulla di cosa è avvenuto prima dell’aggressione dei due albanesi assoldati dal suo ex, di cui uno dei due va ricordato ha di recente chiesto scusa alla parlamentare: “Non avrei mai immaginato di trovare l’uomo nero in casa: dopo il ricovero non vedevo più nulla e non riuscivo nemmeno a piangere anche se per l’ustione degli occhi a volte un po’ piangevo da sola…” ha raccontato, facendo poi un interessante parallelismo tra ieri e oggi sul modo in cui viene percepito questo annoso problema. “Adesso c’è una maggiore consapevolezza tra le donne anche perché se ne parla di più” ha aggiunto, mostrando invece poi un certo imbarazzo nel commentare l’intervista che Varani aveva concesso a Franca Leosini per il programma storie maledette. Nonostante il suo ex compagno si sia preso tutte le responsabilità, ammettendo che ciò che ha fatto lo tormenterà per tutta la vita e chiedendo scusa, la Annibali ha spiegato all’ex mezzobusto del Tg1 che rivedere quelle immagini non le fa alcun effetto: “Ricordo quella intervista: penso però ci sia un limite all’intimità delle persone e poi è stata fatta poco prima della sentenza della Cassazione…” evidenziando il fatto che fosse poco opportuna. E poco prima del collegamento in diretta con Paola Turci, oggi sua amica e una delle persone che le sono più vicine nella sua nuova vita romana, conclude spiegando a Matano di sentirsi “molto più in contatto con me stessa” e di ringraziare comunque la vita, invitando gli uomini a cambiare il loro punto di vista “anche quando la donna è più avanti dato che non c’è nulla di male”.

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