Lucia Azzolina, ministro dell’Istruzione, si appresta a concludere la propria avventura all’interno del Governo Conte, dopo la crisi di Governo aperta a inizio gennaio da Matteo Renzi e Italia Viva (con annesse dimissioni di due ministre) e il fallimento del mandato esplorativo affidato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al presidente della Camera Roberto Fico. Ora spetta a Mario Draghi, ex presidente della Banca Centrale Europea, mettere in piedi un Esecutivo in grado di traghettare il nostro Paese fuori dalla triplice crisi in cui è piombato dopo la pandemia di Coronavirus (economica, sociale e, naturalmente, sanitaria).
Alla luce di questi importanti cambiamenti che riguarderanno la Penisola nelle prossime settimane e dei futuri componenti del Governo Draghi, che sarà di elevata caratura tecnica, come già ampiamente preannunciato da più parti, il ministro Azzolina ha inteso intervenire in occasione dell’ultima assemblea dei gruppi del Movimento Cinque Stelle, esortandone i componenti a rimanere coesi e a non abbandonare il sogno politico.
LUCIA AZZOLINA: “ABBIAMO PUNTATO MOLTO SULLA SCUOLA”
Il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha effettuato una riflessione tesa a ripercorrere insieme ai presenti alla riunione i passi compiuti durante il suo incarico, ricordando a tutti come il Governo cosiddetto “Conte Bis” abbia avuto il merito di sapere adottare decisioni complicate: “Non facciamoci travolgere dal racconto delle ultime ore, un racconto ingiusto e creato ad arte per creare instabilità. Il Governo e il presidente del Consiglio hanno saputo gestire una stagione drammatica e lo hanno saputo fare perché hanno preso decisioni politiche”. D’altro canto, come riferito da Lucia Azzolina, “anche decidere di mettere 10 miliardi di euro sulla scuola è stata una decisione politica, così come quella di non tagliare migliaia di insegnanti“. Un modo, dunque, per non dimenticare quanto di buono, a suo giudizio, è stato fatto in questo periodo trascorso a Palazzo Chigi, con un monito conclusivo atto a scuotere gli animi dei colleghi pentastellati: “Rinunciare alla politica, di fronte a un’emergenza come quella che stiamo vivendo, sarebbe una sconfitta per tutti. Il Movimento deve restare unito e ricordarsi che è la prima forza politica in Parlamento”.