In collegamento con gli Stati generali della scuola digitale 2020, in corso a Bergamo, Lucia Azzolina affronta il delicato tema delle difficoltà che sta affrontando il mondo della scuola durante l’emergenza Covid. Difficoltà che portano anche il nome di didattica a distanza. «A marzo abbiamo inventato la didattica a distanza, come una zattera nella tempesta. È vero non era uno strumento perfetto, né lo è ancora, però era l’unica soluzione che avevamo per non lasciare da soli i ragazzi», ha dichiarato la ministra dell’Istruzione. Dunque, preferisce vedere il bicchiere mezzo pieno: «La scuola è arrivata a casa dei nostri studenti, in un momento difficilissimo». Anche se non sempre è riuscita davvero ad arrivare a casa degli studenti italiani, considerando soprattutto le difficoltà tecniche e la mancanza da parte di alcune famiglie di risorse. «Paradossalmente, questo momento difficile è stato un motore di accelerazione enorme per la scuola: in pochi mesi si è fatto quello che non si era fatto per anni», ha proseguito Azzolina. La ministra dell’Istruzione, dunque, guarda al futuro: «Oggi si parla di didattica a distanza, ma domani la didattica digitale dovrà essere fatta in classe». (agg. di Silvana Palazzo)



AZZOLINA “HO SEMPRE AMATO LA SCUOLA”

La possibile riapertura delle scuole il 9 dicembre ma non solo: Lucia Azzolina a tutto tondo nella lunga intervista rilasciata ai microfoni di Stasera Italia. Il ministro dell’Istruzione ha esordito ricordando il suo primo giorno di scuola: «Lo ricordo ancora, ricordo anche che la compagna di banco che si sedette vicino a me piangeva perché non voleva stare a scuola. Comunque da studentessa ho sempre amato la scuola a tutti i suoi livelli, sono convinta che degli ottimi insegnanti ti possono cambiare la vita, ti possono regalare un pezzo di futuro che io personalmente non avrei avuto. In questo momento provo a restituire un po’ di tutto il bene che la scuola statale ha fatto per me». Lucia Azzolina ha poi rivelato che il legame con alcuni insegnanti è ancora saldo: «Sono ancora in contatto con i prof di Liceo e mi scrivono ancora adesso, è bello perché hanno fatto tantissimo per me».

AZZOLINA “SE CURVA SCENDE, PARTE STUDENTI TORNA A SCUOLA”

«La didattica a distanza a marzo l’abbiamo inventata quando o c’era la didattica a distanza o non c’era niente. Ma ci sono limiti oggettivi: immaginiamo un bambino di 6 anni che deve imparare a leggere o a scrivere. Per questo per me è importante che con prudenza, gradualità e seguendo dei principi di proporzionalità è importante riportare a scuola i nostri studenti», ha aggiunto Lucia Azzolina a Stasera Italia. La titolare del Miur ha poi commentato la possibile riapertura delle scuole per due settimane prima di Natale: «Noi non ci siamo ancora seduti ad un tavolo per nel merito decidere, perché abbiamo bisogno di osservare i contagi dei prossimi giorni. Se la curva continuerà a decrescere, possiamo pensare al ritorno di una parte degli studenti a scuola». E si parla già del 9 dicembre: «Non sarebbe serio da parte mia dare delle date, ne dobbiamo discutere insieme a tutto il Governo e tutto ciò dipenderà da come andrà la curva nei prossimi giorni».

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