Lucia Azzolina senza mezzi termini ai microfoni del Corriere della Sera. L’ex ministro dell’Istruzione, volto di spicco del Movimento 5 Stelle, ha esordito parlando della situazione tra Conte e Grillo, il patto raggiunto «deve reggere», altrimenti la situazione precipiterebbe: «Se così non fosse avremmo sprecato cinque mesi e non possiamo permettercelo. In questa lunga vacatio senza un capo politico sono nati tanti problemi».



A proposito dello Statuto, Lucia Azzolina ha sottolineato che i profili del leader e del garante sono chiari e distinti, ruoli importanti ma diversi, senza alcuna diarchia. Su Conte ha aggiunto: «Da quel che vedo parlando con i cittadini, nei confronti di Conte c’è molta stima. La gente mi chiede di lui e si aspetta la stessa autorevolezza, credibilità e coerenza che ha mostrato al governo».



LUCIA AZZOLINA: “M5S CON DRAGHI HA SBANDATO”

Il giudizio di Lucia Azzolina sull’operato del Movimento 5 Stelle nel governo Draghi è a dir poco caustico. L’ex titolare del Miur ha spiegato che il Movimento si è fatto molto male da quando l’ex presidente della Bce si è insediato a Palazzo Chigi: «Abbiamo sbandato, siamo finiti quasi fuori strada. Ora abbiamo una leadership e dobbiamo incidere nell’azione di governo». Il M5s non può mettere da parte riforme e valori, ha proseguito Lucia Azzolina, sottolineando che i pentastellati – essendo prima forza parlamentare – devono pesare di più, a partire dalla giustizia: «La riforma non può essere votata così com’è». E non ha escluso un addio al governo: «Se il M5s uscirà dall’esecutivo? A me interessano le sintesi politiche che si troveranno. Per far bene al governo il M5S deve ricordarsi come è nato, non per tornare indietro, ma per cambiare il Paese. Sarà un autunno complesso. Sui licenziamenti un ragionamento ulteriore va fatto. Il reddito di cittadinanza può essere migliorato, ma non distrutto, come vogliono Salvini e Renzi».

Leggi anche

Sondaggi politici 2024/ Pd ‘scippa’ l’1% a FdI, Lega 9% sopra FI. Troppi scioperi, 53% contrario a limitarli