Lucia Borgonzoni e Giambattista Borgonzoni, padre e figlia divisi a livello politico. La candidata alle prossime elezioni Regionali in Emilia Romagna è una dei volti noti della Lega, già sottosegretaria ai Beni Culturali, ma il suo orientamento non ha mai incontrato i gusti del papà. Già in passato, infatti, Borgonzoni sr ha manifestato disappunto per lo schieramento della figlia, annunciando di votare Stefano Bonaccini alle elezioni in programma il prossimo 26 gennaio 2020: «Bonaccini è un eccellente governatore di una regione che è pari ai migliori lander tedeschi. Lucia è brava, ma io Salvini non lo voto». Giambattista Borgonzoni, sostenitore del Partito Democratico, aveva inoltre evidenziato: «Lucia ha qualità, ma è sul cavallo sbagliato: forse non se ne rende conto, per caratteristica è una persona che sa vivere la politica».
LUCIA BORGONZONI, PADRE GIAMBATTISTA CON MATTIA SANTORI
E non è finita qui. Giambattista Borgonzoni, insieme a Roberto Morgantini, il 31 dicembre ha incontrato Mattia Santori, leader delle Sardine. La foto dell’incontro è stata pubblicata su Facebook ed ha fatto il giro del web nel giro di poche ore. Ecco le parole del padre di Lucia Borgonzoni, riportate dal Corriere della Sera: «Ho voluto incontrare Mattia Santori, ragazzo in gamba che, insieme ad altri giovani, sta animando un movimento con principi sani e civili, per augurare di centrare l’obiettivo: arrestare le politiche della Lega». Un episodio che non avrà fatto piacere all’esponente leghista, che aveva già dichiarato ai microfoni di Radio Cusano Campus: «C’è una narrazione dell’Emilia Romagna che non corrisponde alla realtà, hanno chiuso tantissime imprese e la Regione non ha messo in campo le strategie per fermare questa emorragia. Quello che funziona, funziona nonostante il Partito Democratico».