Da Miss Italia all’essere una delle prime maggiorate del cinema italiano, i suoi amori ma non solo: Lucia Bosè a tutto tondo in una lunga intervista ai microfoni di Repubblica. Una vita piena di emozioni, raccontata all’età di 88 anni nel libro Lucia Bosè – Una biografia, che verrà presentato alla Festa del cinema di Roma 2019. Lucia, madre di Miguel Bosè, ha parlato del suo amore con il grande schermo: «Cos’era per me il cinema? Se ci penso mi chiedo: perché l’ho fatto? Non avrei voluto, mi ci sono trovata e l’ho fatto con grande rispetto. Il primo giorno dissi alla macchina da presa: “Ti darò il 50 per cento, il resto me lo tengo”. Non mi sono mai sentita diva, divina invece sì». Lucia ha raccontato di non amare particolarmente il set – «alcuni erano complicati e faticosi» – e di non essere particolarmente avvezza alla spettacolarizzazione: «Specie quando decisi le nozze col torero (Luis Miguel Dominguin, ndr). Mandai a mia madre un telegramma dall’America: “Mi sono sposata”. E lei: “Sono stata informata dalla stampa: sei impazzita?”. Mi sposai con due testimoni e basta, odio gli spettacoli di matrimoni, battesimi, funerali, non ci vado».

LUCIA BOSE’: “IL MIO CARATTERACCIO MI RENDE LIBERA”

Lucia Bosè si è poi soffermata sull’amore con Dominguin: «A 25 anni non avevo ancora conosciuto un uomo, i miei amici erano tutti gay. Il primo uomo l’ho visto come un dio». L’attrice ha poi spiegato che l’amore è finito anche per i tradimenti del torero: «Come ho avuto il coraggio di sposarmelo, ne ho avuto per dirgli “vaffanculo”». Il volto di Non c’è pace tra gli ulivi ha poi parlato del suo rapporto con il figlio Miguel Bosè: «Da bambino era bellissimo ma chiuso. In comune abbiamo la faccia e il caratteraccio». Ed è proprio il suo cattivo carattere a regalarle la libertà, come lei stessa ammette poco dopo: «Mi rende libera. Non ho mai accettato consigli da amici o parenti. Ho diretto io la mia vita. Per questo, a 88 anni, sono felice».