Comunità di Casavatore in lutto per la morte di Lucia Caiazza, 52enne uccisa dal compagno durante l’emergenza coronavirus. Come vi abbiamo raccontato, la donna è venuta a mancare a causa delle gravi lesioni interne riscontrate sul corpo della donna, che non sarebbero state provocate da un incidente come sostenuto invece dall’uomo, un 47enne residente ad Arzano (Napoli). Il presunto killer aveva puntato il dito su un incidente avvenuto un mese prima, ma l’autopsia ha raccontato una realtà diversa. Lucia, morto lo scorso 14 maggio all’ospedale di Frattamaggiore dopo 2 giorni di agonia, era stata picchiata ripetutamente ma non ha mai denunciato il suo compagno violento.



LUCIA CAIAZZA, SORELLA: “HO VISTO DEI LIVIDI”

Intervenuta ai microfoni di Storie Italiane, la sorella di Lucia Caiazza ha spiegato: «Lei non aveva riportato traumi o lesioni, l’urto l’ho avuto io. Mia sorella guidava, io ho cercato di proteggerla, aveva solo del male alle gambe». Anna Caiazza ha poi rivelato: «Io ho visto dei lividi, ma mia sorella non ha parlato. Prima di stare con mia sorella, ha avuto una storia con una donna e anche lei era stata picchiata. Io ero contraria alla relazione, perché sapevo che lui era un brutto essere». Collegata anche la figlia Rosa: «Mia madre non ha mai accennato a episodi di violenza. Noi già conoscevamo questa persona, il suo passato. La sua ex moglie mi ha raccontato tutti gli episodi di violenza che ha vissuto».

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