Pur essendo ormai trascorsi diversi anni dalla sua ultima puntata, sono diverse le artiste che non possono che essere riconoscenti a “Non è la Rai“, trasmissione cult degli anni ’90 ideata da Gianni Boncompagni. Il format ha infatti fatto da trampolino di lancio per molte, basti fare i nomi di Ambra Angiolini, Claudia Gerini, Miriana Trevisan, Laura Freddi e Lucia Ocone, giusto per fare alcuni nomi. Nel caso di quest’ultima, è stata nel cast dal 1992 al 1994.



La Ocone è oggi una delle imitatrici e attrici più apprezzate, attualmente tra le protagoniste de “I cassamortari“, black comedy con Massimo Ghini, Massimo Dapporto, Piero Pelù e Sonia Bergamasco, disponibile su Amazon Prime Video.

Chi è Lucia Ocone: attrice comica e non solo

Lucia Ocone è nata ad Albano Laziale, in provincia di Roma, il 3 maggio 1974 e ha da sempre avuto una grande passione per la recitazione. Questa l’ha spinta a frequentare il seminario basato sul “metodo Stanislaviskij”,  a a cui ha fatto seguito l’esordio in Tv in “Non è la Rai“. E’ qui che ha dimostrato di avere grandi doti di imitatrice (vestiva i panni della parrucchiera Deborah Tacchia), che sono diventate poi il punto di forza della sua carriera.



Gianni Boncompagni, ideatore del programma Mediaset, l’ha poi voluta in un’altra delle sue trasmissioni cult, “Macao“, nel 1997. Ulteriore popolarità è poi arrivata grazie a “Mai dire domenica”, “Mai dire Grande Fratello” e “Mai dire lunedì“, a cui affiancava l’attività in teatro. Nel suo curriculum ci sono diversi film e fiction di successo, tra cui “Lo zio d’America”, “Maschi contro femmine”, “La omicidi”, “Il commissario Manara”, “Immaturi – Il viaggio” e “Metti la nonna in freezer”, giusto per citare alcuni titoli.



L’attrice non si è mai sposata né ha mai avuto figli, ma non ha mai nascosto di ritenere sgradevole quali motivazioni ci siano dietro questa scelta. “Mi irritano la pressione sociale e il giudizio che c’è dietro – ha detto in un’interivsta a ‘Vanity Fair’ -. Perché una donna che a quarant’anni non ha una famiglia deve essere considerata una fallita? E’ una cultura primitiva quella che considera il valore di una donna solo in quanto moglie e madre. Conosco un sacco di coetanee che, come me, non hanno né marito né figli, ma si sentono felici e realizzate lo stesso“.