A “Storie Italiane” è stata trattata la vicenda della morte di Lucia Raso, giovane precipitata da una finestra in Germania nel novembre 2020. Dall’autopsia è emerso un foro alla spalla non compatibile con la caduta e i genitori chiedono di fare luce sulla questione, per dare giustizia alla loro figlia. Il loro legale difensore, su Rai Uno ha asserito: “C’è il segreto istruttorio, gli ultimi dati anche noi li abbiamo acquisiti dagli organi di stampa. A questo punto, chi sa parli. Il padre di Lucia mi dice: ‘Non è possibile che mia figlia sia caduta da una finestra come un vaso e che, una volta morta, nessuno si sia preoccupato di riferire a noi familiari quanto fosse accaduto, se non quasi dopo 24 ore’. Non conosciamo le risultanze degli inquirenti, ma insisto nel fare questo appello: è una cosa che grida vendetta”.



Il fidanzato di Lucia Raso è indagato: C’erano persone presenti nell’appartamento che potrebbero dipanare ogni dubbio e, rivolgendosi agli inquirenti, farci capire cosa sia esattamente accaduto quella tragica sera di novembre”, ha concluso l’avvocato.

LUCIA RASO, IL PADRE: “ERA MANCINA, COME AVREBBE POTUTO COLPIRSI DA SOLA?”

Sempre a “Storie Italiane”, la madre di Lucia Raso ha affermato: “La descrizione dei fatti è impossibile. Mentre Lucia si appresta a cadere nel vuoto, il ragazzo che era nella sua camera sarebbe andato a parlare altrove con gli amici. Non è una descrizione plausibile, secondo me”.



Il padre della vittima, dal canto suo, continua a interrogarsi: “Come mai abbiamo saputo tutto quasi dopo un giorno? Mi sembra davvero assurdo. In conclusione, tra le incertezze e i dubbi, c’è anche il fatto del foro alla scapola sinistra, che ha prodotto una emorragia interna. Mi sembra paradossale che un essere umano possa col braccio sinistro potersi ferire alla scapola sinistra, in quanto lei era mancina”.

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