La trasmissione Chi l’ha visto torna ad occuparsi della morte di Lucia Raso, la donna di 36 anni di Verona morta nella notte tra il 23 e 24 novembre dello scorso anno a Landshut, in Baviera. La donna precipitò dalla finestra della camera del fidanzato Christian Treo, anche lui veronese ma in Germania per lavoro. Cosa è successo davvero lo scorso novembre in quell’abitazione? La trasmissione di Rai3 si era già occupata del caso nelle passate settimane, soprattutto alla luce dei numerosi dubbi legati alla morte della giovane donna. Sulla fine drammatica di Lucia Raso è stato aperto un fascicolo di indagine contro ignoti al fine di chiarire se Lucia sia stata vittima di un tragico incidente o se dietro la sua morte ci sia l’ombra di un terribile omicidio.



Nel servizio delle passate settimane erano stati intervistati i genitori e la nonna della 36enne ma anche il fidanzato Christian attorno al quale si annidano i maggiori dubbi. L’amore tra Lucia e Christian era scoccato a Verona. Lei lavorava come commessa nel negozio Yves Rocher di via Mazzini ed aveva qualche anno in più del fidanzato, pizzaiolo dal carattere più introverso. Qualche ora prima del suo decesso, rammenta VeronaSera.it, Lucia aveva mandato un vocale ai genitori prima di precipitare dalla finestra e battere la testa in modo fatale.



LUCIA RASO: OMICIDIO O INCIDENTE? LA VERSIONE DEL FIDANZATO

Proprio sulle modalità in cui Lucia Raso è morta è in atto uno scontro tra i genitori della donna ed il fidanzato Christian Treo. Quest’ultimo ha infatti raccontato di essere entrato nella stanza e di aver visto la compagna con le mani e le ginocchia sul davanzale della finestra prima di scivolare, facendo quindi intendere che si sia trattato di un tragico incidente. La versione del giovane però, non convince fino in fondo la nonna ed i genitori di Lucia i quali hanno saputo della tragedia dopo quasi un giorno. Ai microfoni di Chi l’ha visto il ragazzo aveva commentato. “Io, più di raccontare cosa è successo, non saprei cosa fare. Non ho paura di niente, perché io c’ero e l’ho vissuto. Non avrei mai fatto del male a Lucia e mi dispiace di non aver potuto avvisare subito i suoi genitori”. Eppure all’ipotesi dell’incidente la famiglia stenta a credere. Ci sarebbero però altri elementi che potrebbero contribuire a fare chiarezza sull’accaduto, come ad esempio la testimonianza dei due inquilini che potrebbero svelare se c’erano stati litigi la sera della morte.

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