Il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese incalza il governo di cui fa parte: «Dobbiamo erogare subito i fondi agli italiani ed evitare che il senso di responsabilità dimostrato finora si trasformi in rabbia». Ne ha parlato a “Che tempo che fa” da Fabio Fazio. Il timore è che la frustrazione dei cittadini per la crisi economica si trasformi in rabbia e pure qualcosa di più. «Dobbiamo essere rapidi nell’erogazione dei contributi e della cassa integrazione. I cittadini devono poter comprare generi di prima necessità». Pur avendo riconosciuto il senso di responsabilità degli italiani, la titolare del Viminale ha commentato anche le polemiche sugli assembramenti legati alla movida in molte città italiane. «È opportuno lanciare un messaggio ai giovani: se dovesse tornare l’epidemia sarebbe un fallimento per il Paese». Lamorgese lancia dunque un appello: «Supereremo questa emergenza solo se operiamo tutti con grande senso di responsabilità». Soprattutto ora che la situazione sta migliorando.
«È stato un periodo molto complicato, non solo per me come ministro dell’Interno», ha proseguito il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. Il riferimento è alle restrizioni alle libertà per l’emergenza coronavirus. «Ritengo che sia stato necessario vista la gravità della situazione epidemiologica». Ma dopo oltre due mesi Lamorgese parla di un po’ di luce oltre il tunnel. Quando le è stato chiesto della possibilità di adottare nuove eventuali misure più severe, la titolare del Viminale ha spiegato: «Tutto dipende dalla curva epidemiologica, dobbiamo stare davvero attenti. Il periodo è delicato». Infine, Lamorgese ha colto l’occasione per discutere anche della tenuta del governo. Pur confermando che «ci sono sensibilità diverse», ha assicurato che si sta lavorando insieme «per un progetto comune». La sua speranza è che «ci sia una progettualità che porterà l’Italia fuori da questo momento difficile, soprattutto dal puto di vista economico». Il futuro del governo si “gioca” ora: «Ma ci sono premesse positive». (agg. di Silvana Palazzo)
LUCIANA LAMORGESE A CHE TEMPO CHE FA
Luciana Lamorgese ospite da Fabio Fazio a Che Tempo Che Fa per un’intervista che si preannuncia molto interessante. Dopo aver ricordato la strage di Capaci a RTL, il nostro Ministro dell’Interno approda sulla tv pubblica per affrontare tematiche altrettanto importanti. Inevitabili ulteriori considerazioni sulla triste pagina che costò la vita a Giovanni Falcone, a sua moglie Francesca Morvillo e ai tre uomini della scorta. Un argomento che sta a cuore a Luciana Lamorgese, che nell’intervento in radio si era appunto espressa con parole sentite e genuine. “Si tratta di una giornata che è nella mente e nel ricordo di tutti gli italiani, anche dei più giovani, di quelli che nel 1992 non erano ancora nati e che da questa pagina possono trarre una grande lezione: dai principi di legalità alla tenacia di Falcone, assassinato brutalmente”.
LUCIANA LAMORGESE E IL RICORDO DI FALCONE
I principi e i valori anti mafia non si ribadiscono mai abbastanza. Ecco perché Luciana Lamorgese, ospite di Fabio Fazio a Che Tempo che Fa, tornerà sull’argomento durante la puntata. Già in occasione dell’anniversario della scomparsa di Falcone, la Lamorgese aveva espresso concetti significativi su Giovanni Falcone, simbolo della lotta alla mafia: “Se Falcone fosse ancora vivo potrebbe svolgere qualsiasi ruolo – le parole del nostro Ministro degli Interni –. Falcone ha provato a farsi spazio ma dall’altra parte non c’è stata una politica adeguata ad opporsi al richiamo della criminalità mafiosa”. Luciana Lamorgese ha dunque ribadito l’importanza di prestare attenzione ai periodi di crisi, come quello attuale, in quanto la criminalità è sempre pericolosamente dietro l’angolo: “Il rischio è certamente presente perché le mafie sanno di poter contare su grandi capacità di adattamento, soprattutto in un momento come quello attuale”.