Il monologo di Luciana Littizzetto sui femminicidi in Italia
Con una riflessione sull’omicidio di Giulia Cecchettin si apre l’ultima puntata di Tu sì que vales 2023, quella della finale. A prendere la parola è stata Luciana Littizzetto, introdotta da Maria De Filippi che ha voluto passarle la parola proprio per consentirle di condividere un pensiero sul caso che sta scuotendo in questi giorni l’opinione pubblica. Ma per la giurata del programma, nonché conduttrice e comica, questa è anche l’occasione per estendere la sua riflessione sui femminicidio in generale.
«Scusa, prima che andiate avanti. C’era Luciana che voleva dire una cosa a nome di tutte le donne», ha detto Maria De Filippi prima di lasciare la parola alla comica che con le sue parole ha commosso i presenti, a partire da Sabrina Ferilli, visibilmente scossa dalla riflessione di Luciana Littizzetto.
Luciana Litizzetto dopo l’omicidio di Giulia Cecchettin
«Volevo dire una cosa a nome di tutte le donne che ci stanno guardando da casa, che ci sono qua, ma anche da parte di tutti gli uomini», ha esordito Luciana Littizzetto, con Gerry Scotti che ha concordato. «Volevo dare un bacio alla famiglia di Giulia, alla sorella e a Giulia». Ma poi ha aggiunto che ci sono stati altri omicidi di recente: «Volevo ricordare che qualche ora prima è stata uccisa un’altra donna, una dottoressa, una guardia medica in Calabria, una signora di 67 anni».
Ma Luciana Littizzetto ha ricordato a Tu sì que vales 2023 anche Patrizia, una donna strangolata quattro anni fa. «Giulia è la vittima numero 105 di quest’anno. Nel 2023 ci sono state più vittime del 2022», ha detto in riferimento ai femminicidi. «Ci sono uomini che considerano le donne una loro proprietà e non sopportano che facciano scelte autonome e si sentano libere. Questa cosa nel 2024 non può più essere accettata», ha concluso Luciana Littizzetto tra gli applausi di tutti i presenti in studio.