Sin dalle sue prime apparizioni televisive targate “Mai dire gol”, Luciana Littizzetto si è distinta per la sua capacità di non avere molti peli sulla lingua nei suoi interventi, incurante delle conseguenze che questo avrebbe potuto provocare. E lei non sembra essere cambiata nemmeno con il trascorrere degli anni, anzi ha fatto di questo il motivo del suo successo. Non a caso, anche diverse colleghe la considerano ormai un’amica proprio per la capacità di essere schietta, come appare evidente nelle occasioni in cui si presenta a “C’è posta per te”, ospite di Maria De Filippi.



“Lucianina” ha mantenuto lo stesso atteggiamento anche recentemente quando, nel corso di una puntata di “Che tempo che fa”, quando se l’è presa con Elisabetta Franchi, che aveva mostrato un atteggiamento discriminatorio nei confronti delle ragazze giovani, che non sarebbero adatte per assumere ruoli importanti nella sua azienda per il rischio che possano assentarsi per la maternità. Questa volta, però, lei ha affrontato un tema piuttosto spinoso, il referendum sulla giustizia in programma questo weekend, ma le conseguenze non sono state così leggere.



Luciana Littizzetto e l’intervento contro il referendum che fa discutere

Andare a votare il 12 giugno è sembrato a molti surreale, soprattutto perché in genere i referendum non scatenano particolare interesse per gli elettori. La situazione diventa maggiormente diversa se questi vengono associati a elezioni politiche o amministrative perché così ci si reca al seggio per un doppio motivo. Il rischio di andare incontro a un sonoro flop per questa chiamata alle urne può essere quindi dietro l’angolo. C’è chi infatti si era mosso in anticipo e aveva prenotato le vacanze o chi semplicemente desidera distrarsi al lago o al mare.



È un po’ questo che ha sottolineato anche Luciana Littizzetto, convinta che la politica non sia particolarmente attenta alle esigenze dei cittadini. “Io me ne vado al mare”, aveva detto lei in puntata. Un atteggiamento che non è stato però gradito dall’AGCOM, sempre attenta a rispettare gli interessi di tutti, cosa che non avrebbe fatto la conduttrice che avrebbe influencato il comportamento di parte degli italiani. L’organismo ha così deliberato un richiamo formale nei confronti della Rai per la violazione dei principi in materia di par condicio e pluralismo durante la campagna referendaria. Secondo l’Autorità, infatti, pur avendo poi fatto marcia indietro, “Littizzetto ha fornito, seppur in forma indiretta, informazioni sul voto che potrebbero aver influenzato gli elettori“.