“Ho cominciato senza l’ intenzione di dire: “Da grande farò la ballerina”. Io ballavo perché mi piaceva ballare, mi piaceva quel mondo, senza la smania di voler arrivare.” Così Luciana Savignano, una delle ballerine più famose al mondo, ha esordito nella sua intervista in occasione del festival internazionale Novara Dance Experience a La Verità. “Non era il punto d’arrivo che mi interessava. Per me era importante ballare. – ha spiegato la celebre ballerina – È la mia filosofia di oggi. Non ho punti precisi di arrivo: mi proietto in avanti e vado, vado, fino a quando non si sa, non lo so ancora”. Parole che suonano come un grande insegnamento per tutte quelle giovani danzatrici che aspirano a diventare grandi in questa arte.



Luciana Savignano ricorda Carla Fracci e parla di rivalità nella danza

È proprio di alcune di queste giovani che commenta pungente le abitudini, ricordando come lei ha vissuto gli anni di studio. “Il tempo che dedicavo alla danza era tanto e non avevo energie per occuparmi di altro, a parte lo studio. Non avevo tempo per fare sport. Io non capisco oggi le ragazzine che seguono danza, pattinaggio, scherma, nuoto: fanno un po’ di tutto, ma non al top. Meglio una cosa fatta bene che cento fatte male”, ha dichiarato Luciana Savignano. Poi ha ricordato Carla Fracci: “È stata una collega verso la quale ho avuto molto stima. Soprattutto c’era sempre da imparare guardando i grandi e lei era un’ altra di quelle ballerine che, quando entravano in scena, c’erano, come Nureyev”. Dall’ammirazione per la Fracci alla rivalità nel mondo della danza: “Rivalità? Ci saranno anche, ma non fanno parte del mio mondo. È soprattutto un viaggio dentro sé stessi, per superare i propri limiti.” ha ammesso la Savignano.

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