In Italia ci sono più morti di Covid perché non si investe abbastanza: questa l’opinione dello scienziato Luciano Gattinoni. Intervenuto ai microfoni di Libero, l’ex direttore scientifico del Policlinico di Milano – oggi professore all’Università di Gottinga, ha messo in risalto le grandi differenze tra Italia e Germania in ambito sanitario: «In Germania c’è una connessione molto stretta tra la medicina territoriale e gli ospedali, che così non vengono sovraccaricati. In Italia questo sistema è sparito da trent’anni: trattiamo i medici generalisti come un mondo a parte, e nessuno ne parla. Ci sono ancora troppe persone che arrivano in ospedale quando il loro stato di salute è già compromesso». Ma non solo: Luciano Gattinoni ha spiegato che la Germania investe 2 mila euro in più pro capite per la sanità rispetto all’Italia, offrendo così più cure e prevenzione. Senza ovviamente dimenticare la differenza abissale per quanto concerne le terapie intensive: Berlino ne ha quasi il triplo.



LUCIANO GATTINONI: “IO MI VACCINERO'”

Dopo aver smentito una classificazione diversa dei decessi Covid tra Italia e Germania, Luciano Gattinoni si è soffermato sulla possibile terza ondata di Covid: «Non si può escluderla a priori: è un virus anomalo ad alta contagiosità e che in parte ancora non conosciamo». Poi il luminare di Anestesia e Rianimazione ha parlato del vaccino Covid, in particolare dei “negazionisti”: «C’è anche chi è convinto che la Terra sia piatta, ma non mi metto a discutere con loro. Io mi vaccinerò». Nessuna previsione in vista del Natale da Luciano Gattinoni: «Non faccio programmi né per il cenone né per la primavera. Orazio diceva:“Nonpensare al futuro e non giocare coi dadi di Babilonia”. È la condizione umana».

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