Luciano Teodori e la storia d’amore con la moglie Gigliola Cinquetti

Luciano Teodori è il marito della celebre Gigliola Cinquetti, nonché affermato scrittore e giornalista. Il loro matrimonio, da cui sono nati i figli Giovanni e Costantino, è rimasto segreto per parecchio tempo, questo perché l’artista voleva separare nettamente la vita privata dalla quella artistica e professionale. “Ero talmente abituata alla segretezza, alla riservatezza, che quando mi sono sposata all’inizio non l’ho detto a nessuno”, ha raccontato Gigliola Cinquetti in diversi interviste. Non a caso, le loro nozze, sono state molto intime e poco pirotecniche.



Non ho fatto il ricevimento e neanche le fotografie perché era il modo migliore per preservare quel momento”, ha spiegato l’artista. Pochissimi invitati, quindi, tra amici molto stretti e parenti selezionati. Anche per i figli, la notorietà della madre, non è stata semplice da gestire. “Ho imparato a conviverci presto e siamo sempre stati protetti da questo e dal mondo dello spettacolo. C’è sempre stata la ricerca della normalità”, ha raccontato il figlio Giovanni.



Gigliola Cinquetti e Luciano Teodori, dopo il matrimonio hanno cominciato a godersi la vita: “Volevamo godercela e poi…”

Le nozze con Luciano Teodori sono arrivate nel 1979 e da quel momento Gigliola Cinquetti ha capito di voler qualcosa di diverso dalla sua vita. Questo perché, fino a quel giorno, si era sottoposta a ritmi molto frenetici e intensi. “Ho fatto due figli mi sono detta che non potevo continuare ad andare in giro per il mondo”, ha detto tempo al Corriere della Sera. “Ma soprattutto non volevo. Volevo godermi la vita. Lavorando e basta tutto ti passa davanti, un giorno sei qua, un altro là, non costruisci relazioni, non costruisci niente per te. Io invece volevo costruire, volevo divertirmi, volevo godere la mia vita“, ha raccontato.



Con il marito Luciano e i figli Giovanni e Costantino sono arrivati tanti viaggi, quindi momenti di condivisione indimenticabili per Gigliola: “Volevamo mostrare il mondo ai bambini. Mi sono concessa quei lussi che prima non potevo concedermi. Era uno spreco vedere posti belli, vivere esperienze intense ma non poterle condividere con nessuno; oppure con persone di cui non mi fregava niente, come il promoter di turno. Il successo è stato un mezzo, non un fine”.