Classe 1960, nato a Correggio e grande volto della musica italiana: probabilmente non servono altri indizi per lasciar indovinare di chi stiamo parlando, ovvero Luciano Ligabue. Musicista e cantautore capace di propiziare e raccontare amori attraverso il suo mondo artistico; poesie messe in musica che suonano e risuonano tra stadi, radio e playlist personali. L’amore, in tutte le sue forme, è dominante nella sua creazione artistica e lo è forse stato anche nella sua vita privata.
Chi è Barbara Pozzo, la seconda moglie Luciano Ligabue?
Luciano Ligabue, da quasi 15 anni, condivide la quotidianità con la moglie Barbara Pozzo. La fisioterapista ha fatto breccia nel cuore del cantautore nel 2013, circa un anno dopo la separazione ufficiale dalla prima moglie – Donatella Messori – alla quale è stato legato per quindici anni. Il cantautore ha avuto due figli, Lorenzo Lenny e Linda Ligabue: il primo è nato dal primo matrimonio, la più piccola è invece nata dalle nozze con l’attuale moglie Barbara Pozzo.
La storia d’amore tra Luciano Ligabue e sua moglie Barbara Pozzo, Come riporta Tag24, vanta un particolare aneddoto relativo al primo incontro che può essere quasi definito, in maniera romantica, come regalo fortuito del destino: Barbara Pozzo pare sia stata assunta come sostituta fisioterapista di Luciano Ligabue proprio nel 2013 e, proprio da quella circostanza, sarebbe dunque scattata la fatidica scintilla.
Marco Ligabue, il confronto con il fratello Luciano non pesa: “Anche io ho fatto il mio percorso…”
Così come Luciano Ligabue, anche suo fratello Marco Ligabue vanta una carriera di tutto rispetto nel mondo della musica. Sicuramente meno in prima linea rispetto al primo; ma il musicista e cantautore non ha mai avvertito il peso della competizione e dei paragoni. “Quando hai un fratello come Luciano e tu parti dopo di lui il confronto è inevitabile. Però devo dire che ho fatto il mio percorso…”, spiegava Marco Ligabue – fratello di Luciano Ligabue – in un’intervista per il Corriere della Sera. “Da sempre mi sento dire: salutami tuo fratello, ormai ci sono abituato e ci scherzo. Lui è l’attaccante, gli lascio la ribalta, io lavoro dietro lee quinte”.