Luciano Moggi, in maniera assolutamente inaspettata, si è reso protagonista di un coup de théâtre all’assemblea degli azionisti della Juventus, tenutasi nella mattinata di oggi, martedì 27 dicembre 2022, presso l’Allianz Stadium di Torino. Moggi, anch’egli azionista del club sabaudo, ha innanzitutto giustificato la sua presenza con la volontà di comprendere in toto le ragioni per le quali, secondo le accuse che gli sono state mosse nell’ambito dell'”Operazione Prisma”, risulterebbe colpevole e, contestualmente, per salutare e ringraziare il presidente uscente dei bianconeri, Andrea Agnelli.
Esaurita la premessa, Luciano Moggi ha dato il via a un intervento al vetriolo: “La Juventus non ha mai rubato nulla a nessuno– ha esordito –. Forse hanno rubato qualcosa a noi, come a Perugia nel diluvio del Curi. Ci hanno rubato qualcosa anche l’anno dopo, quando la Roma vinceva il campionato e si cambiarono le regole in corsa”. Subito dopo, l’ex dg zebrato ha puntato il dito contro l’Inter (e non solo): “Guardate cos’è successo con i passaporti! L’Italia è questa… Guardate chi sta in panchina a fare il team manager nella Nazionale (Gabriele Oriali, ndr): quello che ha falsificato il passaporto di Recoba!”.
LUCIANO MOGGI, COLPO DI SCENA: “ECCO LA CHIAVETTA COMPLETA SU CALCIOPOLI”
Al termine del suo discorso durante l’assemblea degli azionisti della Juventus, Luciano Moggi si è soffermato sulla battaglia per Calciopoli: “Se è vero che è stato riaperto il caso plusvalenze perché pensano di aver trovato elementi nuovi, è altrettanto vero che bisognerebbe riaprire Calciopoli, una ferita che non si rimargina ancora, né per noi, né per la Juventus. Visto che io sono uno abituato a vivere e non a esistere, continuo a combattere per Calciopoli. Noi siamo considerati colpevoli di cose che hanno fatto altri. Ho qui una chiavetta USB che finalmente è completa di tutto, in cui Carraro (ex presidente FIGC, ndr) diceva che la Fiorentina non poteva retrocedere e neanche la Lazio, ma chiedeva di non aiutare la Juventus prima di una partita contro il Milan. E ci sono le registrazioni di Meani che parla degli arbitri”.
Infine, una tirata d’orecchie a Maurizio Arrivabene: “Non mi è piaciuto il discorso sportivo che ha fatto – ha asserito Luciano Moggi –. Le squadre si fanno con criterio, la Juventus non ha un centrocampo e non bisognava certo pensare di acquistare degli attaccanti”.