Com’è morto Luciano Pavarotti?

Il grande tenore Luciano Pavarotti è morto all’età di 71 anni all’alba del 6 settembre 2007 nella sua villa a Santa Maria del Mugnano in provincia di Modena. Il cantante era rincasato da poco dopo un ricovero di 18 giorni presso il Centro oncologico del Policlinico. Ad ucciderlo fu un tumore al pancreas che, nonostante le cure, non gli diede alcuno scampo. Pavarotti fu seguito fino all’ultimo dagli specialisti che intervennero anche a domicilio. Per questo fu allestita nella sua casa una camera dedicata alle cure, nella speranza che potesse essere solo una seppur lunga convalescenza.



Luciano Pavarotti chiese ed ottenne il massimo riserbo attorno alle sue condizioni di salute, fino al triste annuncio della sua morte che fu dato dal manager del tenore, Terry Robson attraverso un comunicato ufficiale, come riferisce anche Tpi: “Il maestro ha combattuto una lunga, dura battaglia contro il tumore”. Pavarotti lasciò le sue ultime parole che furono rese solo dopo la sua dipartita: “Penso che una vita per la musica sia un’esistenza spesa meravigliosamente ed è questo a cui ho dedicato la mia vita”.



L’ultima apparizione televisiva ed i funerali di Luciano Pavarotti

Luciano Pavarotti era certo che sarebbe riuscito a vincere la sua battaglia contro il tumore al pancreas. Lo confermerebbe anche il fatto che fino a poco prima che la malattia peggiorasse ancora di più, Pavarotti continuò a tenere lezioni di canto ma anche a ricevere parenti ed amici. La sua ultima apparizione in tv risale al 16 gennaio 2007 in una puntata di Porta a Porta dedicata ad Arturo Toscanini.

Dopo la morte di Luciano Pavarotti non mancarono i messaggi di cordoglio e commozione dal mondo dello spettacolo e dalle istituzioni. Alla camera ardente presso la Cattedrale di Modena giunsero circa 100 mila persone tra cui l’allora presidente della Repubblica Napolitano. Luciano Pavarotti riposava in una bara bianca indossando uno dei suoi consueti smoking con i quali era solito andare in scena. I funerali in Duomo furono trasmessi in diretta tv e da due maxischermi allestiti nelle due principali piazze cittadine. Numerosi i volti noti che presero parte alle esequie tra cui Bono Vox degli U2, Franco Zeffirelli e Carla Fracci. Il feretro fu omaggiato dal passaggio delle Frecce Tricolori prima di essere trasferito nel piccolo  cimitero di Montale Rangone, alle porte di Modena.