Luciano Rispoli: com’è morto, curiosità sulla moglie e sui figli

Luciano Rispoli è un volto storico della televisione “gentile” ma anche giornalista, conduttore televisivo e radiofonico. Proprio su di lui la Rai dedicherà alcuni spezzoni nel programma Techetechetè che ne ricordano il suo essere garbato, un modo di fare TV che non esiste più. Il volto dello spettacolo è morto nel 2016, all’età di 84 anni in seguito ad una lunga malattia, nella sua casa di Casalpalocco.



Lasciava sua moglie, Teresa Betto, con la quale ha diviso la sua vita e i suoi tre figli: Alessandro, Valeria e Andrea. Le nozze sono state celebrate da Padre Pio e sua moglie raccontava: “Il rito era fissato per le 4 del mattino. Ci avvicinammo all’altare e dopo un po’ arrivò.” La Betto descriveva suo marito come “un uomo burbero, ai limiti della scortesia, frettoloso anche nella celebrazione del matrimonio. – e ancora – Dava la sensazione di adempiere con fatica e con fastidio agli obblighi enormi della sua vita di santo in terra”.



Luciano Rispoli: il libro di Mariano Sabatini racconta il suo genio

La carriera, la vita e l’estro di Luciano Rispoli sono stati raccontati nel libro di Mariano Sabatini: Ma che belle parole! Luciano Rispoli – Il fascino discreto della radio e della tv. Suo storico collaboratore e amico è stato proprio Sabatini ad annunciare la morte del giornalista per conto della sua famiglia.

Ora lo racconta in una biografia dedicata alla sua vita, in cui risuonano le parole di Pippo Baudo, riportate da La Repubblica: “Non cambiava davanti alle telecamere, era se stesso. Amava il suo lavoro, l’ho sempre stimato perché aveva un atteggiamento diverso agli altri che erano disinibiti, lui era un borghese educato e perbene. Al pubblico piaceva il suo stile e lui fece del garbo la sua cifra stilistica”. Dalla conduzione di Tappeto Volante, al quiz sulla lingua italiana Parola mia, il libro di Mariano Sabatini è un piccolo compendio sulla sua vita e carriera per ricordare uno dei protagonisti indimenticabili della televisione italiana.